Deflussi record dagli ETF Bitcoin: 187 milioni di dollari in un giorno
Il mercato delle criptovalute ha vissuto una giornata particolarmente difficile il 3 novembre 2025, con gli ETF spot su Bitcoin che hanno registrato deflussi netti per 186,5 milioni di dollari. I dati più recenti mostrano come nessun ETF Bitcoin abbia registrato afflussi durante la sessione, con l’intero ammontare dei prelievi attribuibile esclusivamente all’IBIT di BlackRock. Questo evento segna il quarto giorno consecutivo di uscite di capitale dagli ETF Bitcoin, con oltre 1,34 miliardi di dollari ritirati dai fondi dalla fine di ottobre. La tendenza evidenzia un chiaro calo della fiducia degli investitori istituzionali, coincidente con il crollo del prezzo di Bitcoin a 104.500 dollari al momento della rilevazione, registrando un ribasso superiore all’8% nell’arco di una settimana.
Liquidazioni massicce colpiscono il mercato crypto
Il brusco calo dei prezzi ha innescato una cascata di liquidazioni su tutto il mercato delle criptovalute. I dati mostrano che oltre 336.000 trader sono stati liquidati nell’arco di 24 ore, con un valore totale di posizioni con leva finanziaria liquidate pari a 1,36 miliardi di dollari. Questo fenomeno ha ulteriormente intensificato la pressione di vendita sulla principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato. La volatilità giornaliera di Bitcoin si è attestata al 3,7%, con una capitalizzazione di mercato di 2,07 trilioni di dollari e un volume di scambi nelle 24 ore di 82,33 miliardi di dollari. Questi numeri riflettono un mercato sotto stress, dove le posizioni sovraesposte vengono rapidamente eliminate dai movimenti di prezzo avversi.
Analisi on-chain: venditori a breve termine vs accumulatori strategici
La pressione dei detentori a breve termine
I dati on-chain forniti da CryptoQuant rivelano che i detentori a breve termine di Bitcoin sono stati i venditori più attivi dal 10 ottobre 2025. L’analisi del costo medio di acquisizione, basato sulla durata di detenzione delle monete, mostra che i prezzi realizzati per i detentori a breve termine si aggirano intorno ai 107.160 dollari per coloro che hanno mantenuto le posizioni per 1-3 mesi. Questo dato suggerisce che gli acquirenti recenti stanno liquidando le proprie posizioni mentre i prezzi scendono al di sotto del loro costo di acquisizione, generando perdite realizzate e alimentando ulteriore pressione ribassista sul mercato.
Il comportamento dello “smart money”
Al contrario, le monete detenute per periodi più lunghi, in particolare dalle coorti di 3-6 mesi e 6-12 mesi, stanno mostrando una maggiore resilienza. I pattern on-chain indicano che il cosiddetto “smart money”, ovvero gli investitori nella fascia di detenzione di 3-6 mesi, ha ricominciato ad accumulare Bitcoin. Questo comportamento potrebbe segnalare un riposizionamento anticipato in vista di un potenziale rimbalzo del prezzo di BTC. Tuttavia, un analista di CryptoQuant ha spiegato che questo processo di accumulazione appare ancora incompleto. Gli investitori di medio termine sembrano attendere una capitolazione completa prima di entrare in modo più aggressivo sul mercato. La strategia suggerisce cautela e un approccio attendista da parte degli operatori più esperti.
Livelli tecnici critici e prospettive di mercato
Gli esperti avvertono che un calo più profondo potrebbe scuotere anche questi detentori di medio termine. Il livello di supporto psicologico si trova attualmente intorno ai 93.561 dollari, che rappresenta il costo medio di acquisizione per il gruppo di detenzione di 6-12 mesi. Gli analisti tecnici lanciano l’allarme: Bitcoin potrebbe presto testare la sua media mobile semplice a 50 settimane (SMA) vicino ai 102.000 dollari per la prima volta in sette mesi. La perdita di questo livello tecnico chiave potrebbe innescare una correzione psicologica più profonda, con potenziali ripercussioni su tutto il mercato delle criptovalute.
Implicazioni per gli investitori nel 2025
La situazione attuale presenta uno scenario complesso per gli investitori in Bitcoin. Da un lato, i deflussi consistenti dagli ETF e la pressione di vendita dei detentori a breve termine indicano debolezza nel sentiment di mercato. Dall’altro, l’accumulazione da parte dello “smart money” suggerisce che investitori più sofisticati vedono opportunità ai livelli attuali. La divergenza tra il comportamento dei detentori a breve e medio termine evidenzia la natura bifasica del mercato attuale: mentre i trader speculativi escono dalle posizioni in perdita, gli investitori con orizzonti temporali più lunghi si preparano per un potenziale recupero. Il test della media mobile a 50 settimane rappresenterà un momento cruciale per determinare la direzione del mercato nelle prossime settimane.

