I trader esperti lo sanno. A disposizione, vi sono strumenti poco noti ma che si rivelano fondamentali per interpretare il comportamento degli operatori istituzionali. Tra questi rientrano i non deliverable forwards.

Comprendere cosa sono e come si analizzano significa presidiare un punto di vista privilegiato sulle aspettative future.

Ne parliamo in questo articolo: affronteremo i concetti essenziali, i motivi per cui vale la pena analizzarli e alcuni esempi pratici per integrare queste informazioni nelle proprie strategie operative.

Cosa sono i Non Deliverable Forwards

Prima di affrontare l’analisi vera e propria, è indispensabile chiarire che cosa siano i non deliverable forwards, spesso abbreviati in NDF.

I non deliverable forwards sono contratti a termine su valute, simili ai tradizionali contratti forward, ma con una differenza sostanziale: non prevedono la consegna fisica della valuta sottostante. Alla scadenza, le controparti regolano il contratto in una valuta di riferimento (solitamente il dollaro americano) sulla base del differenziale tra il tasso forward concordato al momento della stipula e il tasso spot ufficiale alla scadenza.

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Questi strumenti sono impiegati principalmente nei confronti di valute soggette a controlli sui capitali o a restrizioni normative che ne impediscono il libero scambio internazionale. Ecco qualche esempio:

  • Il renminbi cinese offshore (CNH)
  • Il rupiah indonesiano (IDR)
  • Il real brasiliano (BRL)
  • La rupia indiana (INR)
  • Il peso colombiano (COP)

Il funzionamento dei NDF si articola in due momenti principali:

  1. Accordo tra le parti: viene stabilito un tasso forward, un ammontare nozionale e una data di regolamento.
  2. Regolamento in contanti alla scadenza: si confronta il tasso forward pattuito con il tasso spot ufficiale (fixing), e si effettua un pagamento a favore della parte che risulta in guadagno.

Il contratto quindi ha natura puramente speculativa o di copertura, ed è chiaramente privo della componente logistica della consegna fisica.

Perché analizzare i Non Deliverable Forwards

L’analisi dei non deliverable forwards offre spunti preziosi per diversi tipi di trader, anche quelli attivi solo sul mercato spot. Perché dovrebbe interessare un trader retail che opera su EUR/USD o USD/JPY?

Ecco alcuni buoni motivi per cui è utile considerare i NDF.

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  • Indicatore delle aspettative macro. I tassi impliciti nei contratti NDF riflettono le aspettative degli operatori su cambio, inflazione, politica monetaria e rischio paese. Se il tasso forward è significativamente diverso dal tasso spot attuale, ciò segnala che il mercato si aspetta uno squilibrio futuro, spesso legato a una svalutazione o rivalutazione della valuta in oggetto.
  • Misuratore del rischio percepito. Un altro utilizzo dei NDF è come termometro del country risk. Il differenziale tra il tasso NDF e il tasso spot può essere interpretato come un premio al rischio richiesto dal mercato per detenere esposizione su quella valuta. Maggiore è il differenziale, maggiore è il rischio percepito.
  • Supporto alle strategie su cross e correlazioni. Anche se un trader non lavora direttamente con valute esotiche o emergenti, i segnali che emergono dai NDF possono essere utili per anticipare movimenti su valute correlate, specie in ottica di carry trade o analisi del flusso globale di capitali.
  • Strumento di confronto tra realtà ufficiale e mercato reale. I NDF permettono di confrontare il tasso ufficiale (governativo) di un paese con quello effettivamente prezzato dal mercato, evidenziando eventuali distorsioni dovute a politiche monetarie non credibili o manipolazioni del cambio.

Come si analizzano i Non Deliverable Forwards

L’analisi dei NDF può essere condotta su diversi livelli di profondità, a seconda degli strumenti disponibili e dell’obiettivo dell’analisi. Vediamo i principali approcci.

Analisi del differenziale tra tasso NDF e tasso spot (forward points)

La base di partenza è il calcolo del differenziale tra il tasso NDF e il tasso spot. La formula è semplice:

Forward Premium/Discount (%) = ((Tasso NDF – Tasso Spot) / Tasso Spot) * 100

Se il valore è positivo, significa che il mercato prezza una svalutazione futura della valuta emergente. Se è negativo, si prezza una rivalutazione.

Facciamo un esempio. Supponiamo che il tasso spot tra USD e INR sia 83.00, e che il tasso NDF a 3 mesi sia 85.00. Il differenziale è:

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((85 – 83) / 83) * 100 = +2.41%

Il mercato prevede una svalutazione del 2.41% della rupia indiana nei prossimi 3 mesi. Questo può dipendere da aspettative su tassi, inflazione o rischi geopolitici.

Osservazione della curva dei NDF a diverse scadenze

Proprio come avviene per le curve dei tassi d’interesse, anche gli NDF possono essere analizzati in ottica term structure. Se la curva è inclinata verso l’alto, si attende una svalutazione crescente nel tempo. Se è piatta o invertita, la valuta potrebbe essere considerata stabile o soggetta a rivalutazione.

Questo tipo di analisi è utile per comprendere se i rischi futuri aumentano, diminuiscono o si concentrano nel breve periodo.

Monitoraggio del differenziale prima e dopo eventi macro

Un’analisi comparativa pre e post-evento può rivelare molto su come il mercato ri-prezza le aspettative. Ad esempio, una decisione sui tassi da parte della banca centrale indiana può far restringere o ampliare lo spread tra NDF e spot.

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Anche eventi politici (elezioni, proteste, colpi di stato) producono variazioni rapide e spesso anticipatorie.

Ecco due esempi pratici:

  • Prima delle elezioni in Brasile, il differenziale tra BRL spot e NDF a 6 mesi si allarga di 500 punti base → segnale che il mercato teme instabilità futura.
  • Dopo l’annuncio di una vittoria favorevole al mercato, lo spread si riduce rapidamente → il rischio percepito cala.

Integrazione con altri indicatori (CDS, VIX, volatilità implicita)

Per una lettura completa, è utile affiancare all’analisi dei NDF altri indicatori come:

  • CDS (Credit Default Swap) del paese, per misurare il rischio di default
  • Volatilità implicita sulle opzioni valutarie
  • Indice VIX o misure di risk-off globali

Un NDF in espansione accompagnato da un aumento dei CDS e della volatilità segnala una reale fuga dal rischio. Viceversa, un movimento isolato potrebbe essere solo tecnico o speculativo.

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