Wall Street festeggia nuovi massimi storici con S&P 500 e Nasdaq in territorio record

I mercati azionari americani hanno registrato una seduta particolarmente positiva giovedì, sostenuti da una combinazione vincente di dati economici incoraggianti e risultati trimestrali superiori alle attese. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,54%, chiudendo a quota 6.297,36 punti e segnando il suo nono record di chiusura dell’anno. Performance ancora migliore per il Nasdaq Composite, che ha avanzato dello 0,75% raggiungendo i 20.885,65 punti, il decimo massimo storico del 2025. Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in rialzo di 229,71 punti (+0,52%) a 44.484,49.

Risultati trimestrali trainano l’ottimismo degli investitori

La stagione degli utili sta regalando sorprese positive agli operatori di mercato. PepsiCo ha registrato un balzo superiore al 7% dopo aver pubblicato risultati migliori delle previsioni, con un utile per azione adjusted di 2,12 dollari contro i 2,03 dollari stimati dagli analisti. Anche United Airlines ha guadagnato il 3% nonostante abbia rivisto al ribasso le guidance per il 2025, grazie a risultati del secondo trimestre che hanno battuto le stime. Secondo i dati FactSet, circa 50 componenti dell’S&P 500 hanno già comunicato i risultati trimestrali, con l’88% che ha superato le aspettative degli analisti. Questo trend positivo sta alimentando la fiducia degli investitori e sostenendo il rally dei mercati.

Johnson & Johnson brilla con un +6%

Tra i titoli in evidenza, Johnson & Johnson ha registrato un impressionante +6% dopo la pubblicazione di risultati del secondo trimestre particolarmente solidi. Goldman Sachs ha alzato il target price sul titolo a 185 dollari dai precedenti 177, vedendo ulteriore potenziale di crescita del 12% dai livelli attuali.

Dati macroeconomici USA confermano la solidità dell’economia

I dati economici pubblicati giovedì hanno dipinto un quadro rassicurante sulla salute dell’economia americana. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese a 221.000 unità nella settimana terminata il 12 luglio, con un calo di 7.000 unità rispetto alla settimana precedente, segnalando un mercato del lavoro ancora robusto. Particolarmente significativo il dato sulle vendite al dettaglio di giugno, cresciute dello 0,6% su base mensile, ben oltre le attese degli economisti che prevedevano un aumento dello 0,2%. Su base annua, le vendite sono aumentate del 3,5%, confermando la resilienza dei consumi americani.

L’analisi degli esperti sui dati retail

“Un risultato rassicurante sulle vendite al dettaglio arriva nel momento perfetto mentre inizia la stagione degli utili”, ha commentato Bret Kenwell, analista di eToro US. “Se gli utili saranno più positivi del previsto e se il management continuerà a raccontare una storia rassicurante sulla spesa dei consumatori, i titoli potrebbero reagire favorevolmente – anche dopo un rally verso massimi storici che alcuni investitori potrebbero considerare eccessivo. Alla fine, i consumatori sono la spina dorsale dell’economia statunitense.”

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Volatilità su Powell: Trump smentisce voci di licenziamento del presidente Fed

La seduta di mercoledì era stata caratterizzata da forte volatilità dopo che fonti della Casa Bianca avevano suggerito che il presidente Trump stesse considerando il licenziamento di Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve. Il Dow Jones era arrivato a perdere oltre 260 punti prima che Trump stesso smentisse le voci, affermando di “non avere in programma” tale mossa, pur non escludendo nulla categoricamente. Gli analisti di Wolfe Research hanno avvertito che un eventuale licenziamento di Powell sarebbe “significativamente negativo per i mercati”, provocando probabilmente un sell-off azionario e un controproducente aumento dei rendimenti obbligazionari a lungo termine.

Performance settimanale e settoriale

Su base settimanale, l’S&P 500 sta registrando un avanzamento dello 0,6%, mentre il Dow Jones mostra un guadagno dello 0,3%. Il Nasdaq si conferma il migliore performer con un +1,5% nel periodo. A livello settoriale, otto degli undici comparti dell’S&P 500 hanno chiuso in territorio positivo mercoledì. Il settore sanitario ha guidato i rialzi con un +1,22%, mentre l’energia ha sottoperformato con un calo dello 0,84%. Su base settimanale, il settore tecnologico (+1,29%) sta sovraperformando, mentre l’energia (-3,35%) rimane il fanalino di coda.

Titoli a nuovi massimi e minimi annuali

Durante la seduta di giovedì, 27 titoli dell’S&P 500 hanno toccato nuovi massimi a 52 settimane, segnale di un mercato in salute e con ampia partecipazione al rialzo. Solo quattro società hanno registrato nuovi minimi annuali: Elevance Health, Centene, Molina Healthcare e Gartner.

Focus su singoli titoli: upgrade e downgrade degli analisti

Netflix sotto i riflettori prima degli utili

Le azioni di Netflix hanno guadagnato quasi l’1% in attesa della pubblicazione dei risultati trimestrali dopo la chiusura. Bernstein ha ribadito il rating outperform sul titolo, alzando il target price a 1.390 dollari dai precedenti 1.200, implicando un potenziale rialzo dell’11,2%. L’analista Laurent Yoon si è detto fiducioso sulla solidità del business, indipendentemente dai risultati del secondo trimestre.

Starbucks declassato da Jefferies

Jefferies ha declassato Starbucks a underperform, citando valutazioni eccessive e mancanza di evidenze concrete di miglioramenti fondamentali nel business. L’analista Andy Barish ha fissato un target price che implica un potenziale ribasso del 18%, sostenendo che le aspettative si sono spinte troppo oltre la realtà.

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Mercati asiatici chiudono in prevalenza positivi

I mercati dell’Asia-Pacifico hanno chiuso per lo più in territorio positivo giovedì. Il Nikkei 225 giapponese ha guadagnato lo 0,6% chiudendo a 39.901,19 punti, mentre l’indice CSI 300 della Cina continentale è salito dello 0,68%. L’Hang Seng di Hong Kong ha chiuso invariato, mentre l’ASX 200 australiano ha registrato un solido +0,9%.

Prospettive per la seduta di venerdì

I futures indicano un’apertura leggermente negativa per Wall Street venerdì, con i contratti sul Dow Jones in calo di circa 53 punti (-0,1%). Anche i futures su S&P 500 e Nasdaq 100 mostrano flessioni dello 0,1%, suggerendo una pausa di consolidamento dopo i recenti guadagni. Gli investitori continueranno a monitorare i risultati trimestrali in arrivo e i dati economici, con particolare attenzione alle dinamiche inflazionistiche e alle prospettive di politica monetaria della Federal Reserve. La solidità dei fondamentali economici e la forza degli utili aziendali rimangono i principali driver del sentiment positivo sui mercati azionari americani.