La Casa Bianca abbraccia le criptovalute: il discorso di JD Vance a Las Vegas

Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha tenuto un discorso chiave alla conferenza Bitcoin 2025 di Las Vegas il 28 maggio, segnando un momento storico per l’industria delle criptovalute. In un auditorium gremito, illuminato da schermi LED e banner blockchain, Vance ha lanciato un messaggio inequivocabile: l’amministrazione Trump è pronta a trasformare gli Stati Uniti nella capitale mondiale delle criptovalute. “Abbiamo un’opportunità unica per liberare l’innovazione”, ha dichiarato Vance, esortando i leader del settore crypto a mantenere alta la pressione politica sul Congresso per ottenere una legislazione favorevole. Il messaggio del vicepresidente non lascia spazio a interpretazioni: la Casa Bianca ha spalancato le porte all’industria blockchain.

Da venture capitalist a paladino delle crypto: il percorso di JD Vance

Prima di entrare in politica, JD Vance si è fatto conoscere come venture capitalist nella Silicon Valley. Sebbene sia diventato famoso per il suo memoir “Hillbilly Elegy”, la sua carriera professionale lo ha portato a frequentare i circoli libertari tech-oriented, molti dei quali con forti interessi nelle tecnologie blockchain. La campagna senatoriale di Vance in Ohio ha ricevuto il sostegno iniziale di Peter Thiel, prominente sostenitore di Bitcoin e primo investitore di Facebook. Come vicepresidente, Vance ha abbracciato le criptovalute come simbolo di innovazione, sovranità e disruption – elementi perfettamente allineati con il brand populista-tecno-nazionalista che ha coltivato nel tempo.

La svolta politica del settore crypto: da paria a kingmaker

Durante l’amministrazione Biden, l’industria delle criptovalute si è spesso sentita marginalizzata e sotto attacco. Le azioni di enforcement della SEC, l’ambiguità normativa e la cosiddetta “armata anti-crypto” di Elizabeth Warren hanno dipinto il settore come un Far West non regolamentato e rischioso. Il ciclo presidenziale del 2024 ha però segnato una netta inversione di rotta. La lobby crypto ha investito decine di milioni di dollari per sostenere candidati favorevoli alle criptovalute, incluso Donald Trump. In cambio, Trump ha fatto grandi promesse: parlando alla conferenza Bitcoin 2024 di Nashville, ha giurato di rendere gli Stati Uniti la “capitale crypto del pianeta”. Ora al potere, l’amministrazione sembra intenzionata a mantenere le promesse. L’asse Vance-Trump è diventato un centro di potere crypto-friendly, con consiglieri come David Bailey e Vivek Ramaswamy che promuovono politiche di deregolamentazione e framework orientati alla crescita.

Il piano strategico: deregulation, chiarezza normativa e minacce offshore

Nel suo intervento a Las Vegas, Vance ha messo in guardia contro la “fuga di cervelli normativi” che sta spingendo le startup all’estero. Ha delineato quattro priorità chiave:

1. Rollback normativo

Vance ha dichiarato la fine dell'”Operation Chokepoint 2.0″ e promesso di eliminare la burocrazia e le regolamentazioni aggressive che ostacolano l’industria crypto.

Plus Post

2. Legislazione sulle stablecoin

La seconda priorità dell’amministrazione è l’approvazione di linee guida normative chiare per le stablecoin ancorate al dollaro, per sostenere la crescita e fornire chiarezza al settore.

3. Struttura di mercato per gli asset digitali

Vance ha sostenuto un disegno di legge completo per definire come le criptovalute oltre le stablecoin saranno regolamentate, integrandole nel sistema finanziario mainstream degli Stati Uniti.

4. Sostegno della Casa Bianca alle crypto

Vance ha posizionato l’amministrazione Trump come forte alleato dell’industria crypto, definendo Bitcoin una copertura contro le cattive politiche e sollecitando una continua advocacy politica.

PAC crypto e cene di lusso: il lato oscuro dell’alleanza

Mentre ideologia e innovazione contano, l’alleanza crypto-Trump è anche una questione di denaro. Nel 2024, i super PAC finanziati da Coinbase, Ripple e fondi venture come a16z Crypto hanno versato milioni nelle corse elettorali degli stati in bilico. Il comitato e i suoi affiliati hanno già raccolto 78 milioni di dollari per le elezioni di midterm del 2026. Il 22 maggio 2025, il presidente Donald Trump ha ospitato una cena esclusiva nel suo golf club in Virginia per i 220 principali detentori del suo meme coin $TRUMP. L’evento, concepito come ricompensa per i maggiori investitori nella sua criptovaluta, ha sollevato significative preoccupazioni etiche e innescato indagini su potenziali conflitti di interesse. I partecipanti hanno ottenuto gli inviti acquistando quantità sostanziali del coin $TRUMP, con alcuni che hanno speso oltre 1 milione di dollari. I primi 25 investitori hanno ricevuto vantaggi aggiuntivi, tra cui un ricevimento VIP e regali esclusivi. I critici sostengono che la cena confonda il confine tra interessi commerciali privati e cariche pubbliche. Il rappresentante Jamie Raskin ha avviato un’indagine, citando potenziali violazioni della clausola sugli emolumenti della Costituzione e preoccupazioni sull’influenza straniera, dato che molti acquisti sono stati effettuati in modo anonimo.

Il teatro politico: il crollo di Wynn e la volatilità del mercato

Il timing del discorso di Vance a Las Vegas ha coinciso con i titoli sul crollo di James Wynn, il leggendario trader ad alta leva che ha perso 60 milioni di dollari in una sola settimana su Hyperliquid. Per molti, il tracollo di Wynn è un monito sulla volatilità delle crypto. Ma per Vance e altri, è un sintomo di un’industria costretta a scommettere in condizioni legali opache. “Senza guardrail, otteniamo o il caos o l’esodo”, ha dichiarato un alto funzionario della Casa Bianca a CoinDesk. “Siamo qui per costruire i guardrail, non per strangolare l’industria”.

Una presidenza Bitcoin in tutto tranne che nel nome?

Il discorso di JD Vance ha confermato ciò che molti a Washington già sospettavano: le criptovalute ora hanno un posto al tavolo del potere esecutivo. Sotto Trump e Vance, l’industria non è solo tollerata – viene celebrata, coltivata e ricompensata politicamente. Se questo porterà a un’era d’oro dell’innovazione crypto americana o semplicemente a un caos deregolamentato resta da vedere. Ma una cosa è certa: la Casa Bianca è rialzista su Bitcoin – e vuole che il mondo intero lo sappia.