La Bank of England conferma la politica monetaria attendista

La sterlina britannica ha registrato un apprezzamento significativo dopo che la Bank of England (BoE) ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse al 4,25%, in linea con le aspettative degli analisti. La decisione, motivata dal rallentamento del mercato del lavoro e dall’aumento dei prezzi energetici, ha fornito agli investitori maggiore chiarezza sulla traiettoria futura dei tassi britannici. Il cambio GBP/USD ha toccato un massimo intraday con un rialzo dello 0,2%, attestandosi a 1,34325 dollari. Anche contro l’euro la valuta britannica ha mostrato forza, con un apprezzamento dello 0,16% che ha portato il cambio EUR/GBP a 0,8540.

Il voto del Comitato di Politica Monetaria sorprende i mercati

L’elemento più rilevante emerso dai verbali della riunione è stata la divisione del voto: 6 membri a favore del mantenimento dei tassi e 3 per un taglio. Questa ripartizione, più accomodante rispetto alle previsioni di un 7-2, ha segnalato un crescente sostegno per una riduzione dei tassi che potrebbe materializzarsi già ad agosto, secondo le attuali stime di mercato. Nick Rees, responsabile della ricerca macro presso Monex Europe, ha commentato: “La divisione 6-3 rappresenta un segnale dovish rispetto al consensus. Sebbene l’impatto effettivo sulle future decisioni della BoE sia limitato, i mercati interpreteranno questo come un’indicazione della direzione futura”.

Il contesto delle decisioni delle banche centrali europee

La giornata è stata particolarmente intensa per le decisioni di politica monetaria in Europa. Prima della BoE, la Banca Nazionale Svizzera ha tagliato i tassi come previsto, anche se in misura minore rispetto alle aspettative di alcuni operatori che speravano in un intervento più aggressivo per contrastare il rafforzamento del franco. Successivamente, la Norges Bank norvegese ha sorpreso i mercati con un taglio inatteso dei tassi, evidenziando le crescenti pressioni sulle economie europee derivanti dalle politiche commerciali statunitensi e dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.

Le sfide economiche del Regno Unito

Il governatore Andrew Bailey ha sottolineato che “i tassi di interesse rimangono su un percorso di graduale discesa“, aggiungendo tuttavia che “il mondo è altamente imprevedibile”. La BoE si trova infatti a navigare in un contesto economico complesso caratterizzato da: – Inflazione in raffreddamento, ma con rischi al rialzo legati ai costi energetici e alimentari – Crescita economica stagnante che limita le opzioni di politica monetaria – Vincoli fiscali del governo che pesano sulle prospettive economiche – Incertezza commerciale derivante dalle politiche tariffarie dell’amministrazione Trump Francesco Pesole, strategist FX presso ING, ha osservato: “L’ultimo mese è stato particolarmente negativo per il Regno Unito, con sorprese al ribasso su inflazione e crescita. Tuttavia, questo scenario appare prevedibile per la BoE, che sta gestendo le aspettative in modo efficace”.

Reazione dei mercati finanziari britannici

I mercati obbligazionari hanno reagito con relativa calma alla decisione. I rendimenti dei gilt a due anni sono scesi inizialmente ai minimi di seduta al 3,886%, per poi risalire leggermente al 3,897%. Marcus Jennings di Schroders ha notato come questa riunione sia stata una delle meno volatili per il mercato dei gilt, con oscillazioni contenute rispetto alla riunione di maggio. Il FTSE 100 ha mostrato una reazione limitata, cedendo lo 0,3% nella giornata, mentre la sterlina ha confermato la sua forza relativa rispetto alle altre valute del G10.

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Prospettive per la sterlina nel 2025

La valuta britannica ha registrato un apprezzamento del 7,4% contro il dollaro dall’inizio del 2025, beneficiando di un flusso di capitali in uscita dagli asset statunitensi a causa dell’elevata incertezza commerciale. La maggiore chiarezza fornita dalla BoE sulla traiettoria dei tassi, in contrasto con l’ambiguità di altre banche centrali, sta supportando la sterlina. Gli analisti prevedono che la BoE manterrà un approccio graduale e dipendente dai dati, con il mercato che prezza attualmente un pattern alternato di pause e tagli nei prossimi meeting. Questa prevedibilità relativa, in un contesto globale caratterizzato da elevata volatilità, rappresenta un fattore di supporto per gli asset britannici e la sterlina.