La visita di Stato di Trump: un’opportunità cruciale per il governo britannico
Il Regno Unito si prepara ad accogliere il presidente americano Donald Trump con tutti gli onori di una visita di Stato, un evento che potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per il primo ministro Keir Starmer, alle prese con crescenti difficoltà politiche interne. La visita, che entra nel vivo mercoledì con il ricevimento reale a Windsor, arriva in un momento particolarmente delicato per il governo britannico.
Le turbolenze politiche che scuotono Downing Street
Nelle ultime due settimane, il governo Starmer ha affrontato una serie di crisi che hanno minato la sua credibilità. Angela Rayner, vice primo ministro e stretta alleata di Starmer, si è dimessa in seguito a uno scandalo fiscale immobiliare, innescando un importante rimpasto di governo. Successivamente, il premier ha dovuto rimuovere Peter Mandelson dal ruolo di ambasciatore negli Stati Uniti per i suoi legami con il finanziere Jeffrey Epstein. La situazione si è ulteriormente aggravata quando oltre 100.000 persone hanno manifestato nel centro di Londra lo scorso weekend, esprimendo rabbia per i dati sull’immigrazione apparentemente fuori controllo. All’interno del Labour Party crescono i malumori sulla capacità di leadership di Starmer.
Il soft power britannico in azione
In questo contesto difficile, il governo britannico punta tutto sulla capacità del Regno Unito di impressionare Trump attraverso il dispiegamento del suo “soft power”: tradizioni secolari, cerimonie sontuose e la celebrazione della “special relationship” tra i due alleati transatlantici.
Il programma della visita reale
Mercoledì, i Trump saranno accolti con un saluto reale al Castello di Windsor da Re Carlo III e dalla Regina Camilla, seguito da una processione in carrozza. Le misure di sicurezza sono state intensificate, con squadre di polizia che hanno perlustrato e messo in sicurezza tombini, accessi stradali e l’intero percorso della processione. Il presidente deporrà una corona sulla tomba della Regina Elisabetta II, momento che sarà seguito da un sorvolo di jet militari F-35 americani insieme alle Red Arrows britanniche. La giornata si concluderà con un banchetto di Stato durante il quale sia il re che il presidente terranno discorsi ufficiali.
Gli accordi commerciali al centro dell’agenda
Giovedì il focus si sposterà decisamente sul commercio, con Trump che si recherà a Chequers, la residenza di campagna dei primi ministri britannici, per una serie di incontri bilaterali con Starmer, funzionari commerciali e leader del business. Il Regno Unito è stato il primo paese a firmare un accordo commerciale con Trump, ottenendo una tariffa base del 10% sulle sue esportazioni verso gli Stati Uniti. Londra ora spera di siglare ulteriori accordi, con partnership tecnologiche e energetiche già annunciate:
Gli investimenti già confermati
– BlackRock ha annunciato un investimento di 500 milioni di sterline in data center britannici – Alphabet investirà 5 miliardi di sterline nell’intelligenza artificiale nel Regno Unito – I due paesi hanno annunciato una partnership per l’energia nucleare, inclusa una nuova centrale a Hartlepool Il Regno Unito cercherà inoltre di finalizzare un accordo per ridurre ulteriormente le tariffe sulle esportazioni di acciaio e alluminio. La Gran Bretagna è riuscita a evitare una tariffa del 50% sui metalli, ottenendo invece un’aliquota del 25%, ma cerca di ridurla ulteriormente attraverso un accordo sulle quote di esportazione verso gli Stati Uniti.
I numeri impietosi per Starmer
I sondaggi dipingono un quadro allarmante per il governo Labour. Un sondaggio YouGov dell’8 settembre mostra che il 69% degli intervistati disapprova l’operato del governo, mentre solo il 12% lo approva. Dati che appaiono ancora più preoccupanti se confrontati con la vittoria schiacciante del Labour alle elezioni di luglio dello scorso anno. Bill Blain, stratega di mercato ed ex investment banker, ha commentato nel suo newsletter “Blain’s Morning Porridge”: “Il Labour sta fallendo perché Starmer è un avvocato, non un leader, e il partito manca di disciplina interna. Non serve a nulla avere una maggioranza massiccia se il partito non ha la volontà di esercitarla implementando politiche difficili in modo efficace.”
Le elezioni locali come banco di prova
Le elezioni locali del prossimo maggio saranno probabilmente decisive per il futuro politico di Starmer. Il premier dovrà dimostrare di saper invertire la tendenza negativa e riconquistare la fiducia degli elettori.
Il fattore Trump: una carta vincente per Londra?
Quanto Trump presti attenzione ai sondaggi di Starmer – e a quelli del suo rivale Nigel Farage, leader del populista Reform UK – resta incerto. Tuttavia, il governo britannico sembra poter contare su un’apparente simpatia personale di Trump verso Starmer, nonostante le loro differenze politiche. A giugno, quando a Trump è stato chiesto se il Regno Unito sarebbe stato protetto da tariffe più elevate, ha risposto: “Il Regno Unito è molto ben protetto. Sapete perché? Perché mi piacciono. Questa è la loro protezione definitiva.” In tempi di turbolenza politica ed economica, questa affinità personale potrebbe rivelarsi un asset prezioso per il governo britannico, offrendo opportunità commerciali e diplomatiche che Starmer non può permettersi di sprecare.

