Oro e argento in attesa dei dati sull’occupazione USA
I mercati dei metalli preziosi stanno attraversando una fase di consolidamento mentre gli investitori attendono con trepidazione il rapporto sui Non-Farm Payrolls (NFP) previsto per venerdì. L’oro (XAU/USD) ha registrato un lieve calo durante le contrattazioni europee di mercoledì, scendendo a 2.370 dollari l’oncia dopo aver toccato un massimo intraday di 2.384 dollari nelle ore asiatiche. Il ripiegamento è coinciso con un modesto recupero del Dollar Index (DXY), anche se il metallo giallo continua a trovare sostegno nei dati economici statunitensi deludenti e nel calo dei rendimenti dei Treasury. L’argento (XAG/USD) ha seguito una traiettoria simile, scivolando a 34,47 dollari dopo aver toccato un minimo di sessione a 34,43 dollari.
Dati macroeconomici USA alimentano le aspettative di taglio dei tassi
Le prospettive di un taglio dei tassi della Federal Reserve a settembre si sono rafforzate significativamente dopo la pubblicazione di indicatori economici particolarmente deboli. Il rapporto ADP sull’occupazione ha mostrato la creazione di soli 37.000 posti di lavoro nel settore privato a maggio, il dato mensile più basso da marzo 2023. Parallelamente, l’ISM Services PMI è sceso a 49,9 punti, segnalando una contrazione del settore dei servizi per la prima volta in quasi un anno. Questi dati hanno innescato un marcato calo dei rendimenti obbligazionari statunitensi, con i Treasury a 2 e 10 anni che sono scivolati ai minimi da oltre un mese. “I dati deboli rafforzano la convinzione del mercato che la Fed cambierà rotta entro il terzo trimestre”, ha affermato Matthew Ryan, responsabile della strategia di mercato presso Ebury. Questo contesto accomodante continua a sostenere la domanda di asset non fruttiferi come l’oro.
Tensioni geopolitiche e commerciali sostengono i beni rifugio
Oltre ai fattori macroeconomici, le crescenti tensioni geopolitiche e le rinnovate preoccupazioni sul commercio globale mantengono fragile il sentiment di rischio. Gli Stati Uniti hanno raddoppiato i dazi su acciaio e alluminio al 50%, alimentando i timori di una nuova escalation nelle tensioni commerciali con i principali partner. Gli investitori stanno monitorando attentamente l’imminente colloquio telefonico tra il presidente americano Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping, considerato cruciale per la direzione futura della politica commerciale. Fino a quando non emergerà maggiore chiarezza, l’avversione al rischio probabilmente persisterà, rafforzando ulteriormente i flussi verso i beni rifugio come oro e argento.
Analisi tecnica: livelli chiave da monitorare
Oro (XAU/USD): consolidamento sopra supporti critici
L’oro si mantiene stabile a 2.370 dollari, sostenuto da una trendline rialzista e posizionato appena sopra il livello chiave di ritracciamento di Fibonacci del 23,6% a 2.364 dollari. Il prezzo rimane ben al di sopra della media mobile esponenziale a 50 periodi (2.351 dollari) e della EMA a 200 periodi (2.313 dollari), segnalando che il trend rialzista di fondo resta intatto. Nonostante diverse candele con corpo ridotto indichino indecisione, i rialzisti continuano a difendere minimi crescenti. Una rottura netta sopra 2.392 dollari potrebbe estendere il rally verso 2.412 o addirittura 2.431 dollari. Al contrario, una chiusura sotto la trendline e il supporto a 2.346 dollari esporrebbe il metallo a rischi ribassisti verso 2.332 dollari.
Argento (XAG/USD): accumulo in corso sotto la resistenza
L’argento viene scambiato a 34,59 dollari, mantenendosi saldamente sopra il ritracciamento di Fibonacci del 23,6% a 34,31 dollari. Il prezzo continua a consolidare in un range ristretto sotto il recente massimo di 34,79 dollari, rimanendo supportato da una trendline rialzista. La EMA a 50 periodi (34,14 dollari) e la EMA a 200 periodi (33,40 dollari) sono entrambe in ascesa, rafforzando il momentum rialzista. Nonostante qualche esitazione, le candele suggeriscono accumulo con gli acquirenti che difendono ogni ribasso. Un breakout sopra 34,79 dollari probabilmente punterebbe a 35,03, poi 35,25 dollari. Se il supporto a 34,31 dollari dovesse cedere, il ribasso potrebbe estendersi a 34,02 o 33,78 dollari.
Prospettive a breve termine: focus sui NFP
Con il rapporto sui Non-Farm Payrolls di venerdì all’orizzonte, entrambi i metalli potrebbero rimanere in un trading range laterale nel breve termine. Tuttavia, il posizionamento attuale suggerisce che gli investitori si stanno preparando per un potenziale movimento rialzista. Le strutture tecniche rialziste rimangono intatte per entrambi i metalli, con breakout chiave sopra 2.392 dollari per l’oro e 34,79 dollari per l’argento che potrebbero innescare nuovi impulsi al rialzo. La combinazione di aspettative dovish sulla Fed, tensioni geopolitiche persistenti e dati economici deboli continua a fornire un contesto favorevole per i metalli preziosi, rendendo i prossimi dati sull’occupazione un potenziale catalizzatore per movimenti significativi dei prezzi.