L’oro perde terreno mentre i dati USA rafforzano il dollaro
L’oro ha registrato un calo superiore ai 10 dollari giovedì, invertendo i guadagni iniziali dopo la pubblicazione di dati economici statunitensi più forti del previsto. Il metallo prezioso, che aveva trovato supporto tecnico sopra i 3.709,61 dollari attirando acquirenti sui ribassi, ha subito pressioni di vendita quando i rendimenti dei Treasury sono saliti e le aspettative di tagli dei tassi si sono ridimensionate. Alle 14:51 GMT, XAU/USD scambiava a 3.725,28 dollari, in calo di 10,88 dollari (-0,29%). L’azione dei prezzi rimane confinata in un range laterale, con il vero test che arriverà venerdì con la pubblicazione del dato sull’inflazione PCE.
Dati sul lavoro e PIL sorprendono al rialzo
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione hanno sorpreso positivamente, attestandosi a 218.000 unità contro le 235.000 previste e le 232.000 della settimana precedente. Questo dato, seppur non rivoluzionario, ha contribuito a ridurre le posizioni long sull’oro. Contemporaneamente, il PIL del terzo trimestre è stato rivisto al rialzo dal 3,3% al 3,8%, rafforzando ulteriormente il tono hawkish del mercato. Questi dati hanno dipinto un quadro di un’economia americana più resiliente del previsto, mettendo in discussione la necessità di tagli aggressivi dei tassi.
I rendimenti obbligazionari reagiscono
La reazione del mercato obbligazionario è stata immediata: – Il rendimento del Treasury a 10 anni ha toccato il 4,185% – Il rendimento a 2 anni è salito al 3,655% Questo rafforzamento dei rendimenti ha interrotto il rally dell’oro e ha fornito supporto al dollaro americano, creando un ambiente meno favorevole per il metallo giallo.
Le dichiarazioni della Fed mantengono vive le speranze di tagli
Nonostante i dati robusti di giovedì, le recenti dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell continuano a influenzare il sentiment del mercato. Powell ha evidenziato come i rischi del mercato del lavoro superino ora le preoccupazioni sull’inflazione, un cambiamento di prospettiva che supporta una politica monetaria più accomodante. Mary Daly, presidente della Fed di San Francisco, ha espresso “pieno sostegno” all’ultimo taglio di 25 punti base e ha segnalato apertura verso ulteriori riduzioni. Queste posizioni dovish dei membri della Fed forniscono un contrappeso ai dati economici positivi.
Le probabilità di taglio dei tassi si ridimensionano
I mercati ora prezzano una probabilità dell’81% per un taglio a ottobre, in calo rispetto al 90% pre-pubblicazione dei dati. Sebbene la tendenza si sia spostata leggermente verso una posizione più hawkish, il contesto generale rimane favorevole all’oro nel medio termine.
Il dato PCE di venerdì: catalizzatore chiave per il mercato
L’attenzione si sposta ora sul dato dell’inflazione PCE (Personal Consumption Expenditures) in uscita venerdì alle 12:30 GMT. Le aspettative indicano: – Aumento mensile dello 0,3% – Crescita annuale del 2,7% Un dato superiore alle attese potrebbe rafforzare ulteriormente il dollaro e mettere sotto pressione l’oro. Al contrario, una lettura inferiore rafforzerebbe le scommesse sui tagli dei tassi e potrebbe spingere il metallo prezioso verso la resistenza a 3.791,26 dollari.
Analisi tecnica e prospettive di mercato
Dal punto di vista tecnico, il trend rialzista dell’oro rimane intatto secondo gli indicatori di swing e le medie mobili. Tuttavia, i trader devono monitorare attentamente i seguenti livelli: Supporti chiave: – 3.709,61 dollari (pivot minore – livello critico per i tori) – 3.627,96 – 3.612,83 dollari (zona di supporto maggiore) Resistenze importanti: – 3.791,26 dollari (breakout level per momentum rialzista) La domanda di beni rifugio rimane sullo sfondo, alimentata anche dalle preoccupazioni per un possibile shutdown del governo USA. Tuttavia, a meno che non si materializzi un vero scenario di risk-off, l’inflazione resta il driver principale.
Strategia operativa nel breve termine
Fino a quando il dato PCE non fornirà maggiore chiarezza, è probabile che l’oro continui a muoversi lateralmente all’interno del range identificato. I trader dovrebbero: 1. Mantenere un approccio cauto prima del dato di venerdì 2. Monitorare attentamente la tenuta del supporto a 3.709,61 dollari 3. Preparare strategie per entrambi gli scenari post-PCE Il consolidamento attuale potrebbe rappresentare un’opportunità per posizionarsi strategicamente prima del prossimo movimento direzionale, che dipenderà largamente dall’evoluzione delle aspettative sulla politica monetaria della Fed.