Il Ministero delle Finanze giapponese riduce drasticamente i titoli di Stato a lunga scadenza

Il governo giapponese ha approvato un piano che prevede l’emissione del minor numero di titoli di Stato a lunghissima scadenza (JGB) degli ultimi 17 anni per l’anno fiscale 2025-2026. La decisione, ratificata dal gabinetto, rappresenta una risposta diretta alle crescenti preoccupazioni sui mercati obbligazionari nipponici. La riduzione ammonta a circa il 20% rispetto all’anno fiscale precedente, portando il valore complessivo delle emissioni super-long a circa 17,4 trilioni di yen (equivalenti a circa 111,6 miliardi di dollari). Questa mossa riflette la sensibilità della nuova amministrazione verso l’impennata dei rendimenti dei JGB, che nelle ultime settimane hanno toccato una serie di massimi storici.

Le politiche espansive di Takaichi sotto i riflettori dei mercati

L’aumento dei rendimenti obbligazionari è stato alimentato dalle aspettative del mercato riguardo alle politiche fiscali espansive della Prima Ministra Sanae Takaichi. Gli investitori temono che tali misure possano aggravare ulteriormente il debito pubblico giapponese, già il più elevato tra le economie sviluppate in rapporto al PIL. È fondamentale ricordare che i rendimenti obbligazionari si muovono in direzione opposta ai prezzi: quando i prezzi dei bond scendono, i rendimenti salgono, segnalando una minore fiducia degli investitori.

I tentativi di rassicurazione del governo

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La Premier Takaichi ha cercato di placare le preoccupazioni dei mercati dichiarando che il progetto di bilancio governativo mantiene la disciplina fiscale, limitando la dipendenza dal debito. Tuttavia, gli operatori finanziari restano cauti, memori della turbolenza che ha colpito il mercato obbligazionario giapponese nei mesi precedenti.

Precedenti interventi e nuove misure di dialogo con il mercato

Il selloff sul mercato obbligazionario verificatosi nella prima parte dell’anno aveva già costretto il Ministero delle Finanze a una rara revisione del piano di emissione nel giugno scorso. In quell’occasione, le emissioni di bond super-long erano state ridotte da 24,6 trilioni a 21,4 trilioni di yen. A partire dal nuovo anno fiscale, il ministero introdurrà un’importante novità: consultazioni annuali con gli operatori di mercato intorno al mese di giugno, per raccogliere feedback e adeguare le strategie di emissione alle condizioni di mercato.

Dettagli del piano di emissione per l’anno fiscale 2025-2026

Il volume totale delle emissioni di JGB, inclusi i titoli super-long, raggiungerà 180,7 trilioni di yen, con una contrazione di quasi il 5% rispetto all’anno fiscale in corso (considerando anche il bilancio supplementare).

Ricomposizione delle scadenze

Il Ministero delle Finanze ha optato per una strategia di accorciamento della duration del debito pubblico: Titoli decennali benchmark: emissioni invariate rispetto al piano precedente Titoli a 2 e 5 anni: incremento combinato di 2,4 trilioni di yen JGB retail: aumento di mezzo trilione di yen, portando il totale a quasi 6 trilioni di yen

L’impatto della normalizzazione monetaria della Bank of Japan

La decisione di ridurre le emissioni a lunga scadenza si inserisce nel contesto più ampio dell’uscita della Bank of Japan dal programma di stimolo monetario ultra-espansivo durato oltre un decennio. Con la banca centrale che sta gradualmente normalizzando la propria politica, gli investitori cercano di ridurre l’esposizione al rischio di rialzo dei tassi di interesse. Questa dinamica sta esercitando pressioni sul governo affinché privilegi emissioni a scadenza più breve, meno sensibili alle variazioni dei tassi e quindi più appetibili per gli operatori di mercato in un contesto di incertezza sulla traiettoria della politica monetaria.