Mercati azionari USA sotto pressione nel pre-market

I futures sui principali indici azionari statunitensi hanno registrato un andamento negativo nelle contrattazioni pre-apertura di giovedì, con gli investitori che valutano le ultime dichiarazioni del Presidente Donald Trump sulla politica commerciale e attendono i dati chiave su disoccupazione e inflazione. I futures sul Dow Jones Industrial Average hanno perso lo 0,7%, mentre sia i futures sull’S&P 500 che quelli sul Nasdaq sono scesi dello 0,5% prima dell’apertura della sessione regolare.

Trump rilancia la minaccia di dazi commerciali

Nonostante il recente accordo commerciale siglato con la Cina, il Presidente Trump ha lanciato mercoledì un nuovo avvertimento, dichiarando che imporrà tariffe sui paesi che non riusciranno a raggiungere un’intesa con gli Stati Uniti. “Potete prenderlo o lasciarlo”, avrebbe affermato il presidente, secondo quanto riportato dalle fonti. Questa presa di posizione ha immediatamente generato incertezza sui mercati, con gli operatori preoccupati per una possibile escalation delle tensioni commerciali globali che potrebbero impattare negativamente sulla crescita economica mondiale.

Boeing affonda dopo l’incidente aereo in India

A pesare ulteriormente sul sentiment di mercato è arrivata la notizia dell’incidente che ha coinvolto un Boeing 787 operato da Air India, con 242 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio. Le azioni di Boeing hanno reagito negativamente, perdendo oltre il 7,5% nel pre-market, amplificando le pressioni ribassiste sull’intero comparto azionario. L’incidente rappresenta un nuovo colpo per il colosso aerospaziale americano, già alle prese con diverse sfide operative e di sicurezza che hanno minato la fiducia degli investitori negli ultimi anni.

Petrolio in ritirata dopo giorni di rialzi

I prezzi del petrolio hanno invertito la rotta dopo diversi giorni di guadagni consecutivi. Il Brent del Mare del Nord, benchmark globale di riferimento, è sceso dell’1,6% a 68,69 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) americano ha perso l’1,6% attestandosi a 67,07 dollari al barile. Questo movimento riflette le preoccupazioni degli operatori riguardo a un possibile rallentamento della domanda globale, alimentate dalle rinnovate tensioni commerciali e dai timori per la crescita economica.

Dati economici in arrivo: focus su lavoro e inflazione

Gli investitori attendono con particolare attenzione il rapporto settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione, previsto prima dell’apertura dei mercati. Gli analisti stimano un lieve calo a 243.000 unità rispetto alle 247.000 della settimana precedente, dopo che le richieste hanno mostrato una tendenza al rialzo nelle ultime settimane. Altro dato cruciale sarà l’indice dei prezzi alla produzione di maggio, con le previsioni che indicano un incremento dello 0,2% rispetto ad aprile e un aumento del 2,6% su base annuale. Questi dati forniranno indicazioni importanti sull’andamento dell’inflazione e potrebbero influenzare le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve.

Settore energetico sotto osservazione

Dopo l’apertura dei mercati, l’Energy Information Administration pubblicherà il suo rapporto sulle scorte di gas naturale, un indicatore fondamentale per valutare l’equilibrio tra domanda e offerta nel settore energetico. Questo dato assume particolare rilevanza in un contesto di volatilità dei prezzi energetici e di transizione verso fonti più sostenibili.