Il dollaro americano mostra segnali di ripresa sui mercati valutari

Il dollaro statunitense ha registrato un’iniziale ondata di vendite durante la sessione di lunedì, ma è importante sottolineare che i mercati americani operavano con volumi ridotti a causa del Memorial Day, fattore che potrebbe aver influenzato significativamente la liquidità.

EUR/USD: l’euro mostra debolezza vicino a quota 1,14

La moneta unica europea ha tentato un rally nelle prime fasi della sessione di trading di lunedì, per poi invertire la rotta e mostrare chiari segnali di esitazione. L’euro sta evidenziando nuovamente fragilità nell’area di 1,14, con una zona di resistenza che si estende fino al livello di 1,15. Un eventuale ritracciamento da questi livelli, scenario tutt’altro che improbabile, potrebbe spingere la coppia valutaria verso quota 1,13 e successivamente 1,12. Una rottura al di sotto di 1,12 potrebbe innescare un movimento ribassista più marcato, riportando il cambio all’interno del precedente range di consolidamento.

USD/JPY: il biglietto verde trova supporto a 142 yen

Il cambio dollaro-yen ha mostrato un recupero durante la sessione di lunedì, dopo un’apertura in gap negativo che è stata prontamente recuperata con segnali di vitalità. Il livello di 142 yen rappresenta un’area di supporto cruciale che ha dimostrato la sua importanza nelle ultime settimane. Nel caso di una rottura al ribasso di questo supporto, il target successivo si collocherebbe a quota 140 yen. Al contrario, un movimento rialzista potrebbe portare il cambio verso i 145 yen, con potenziale di ulteriore apprezzamento in caso di superamento di questa resistenza. Tuttavia, l’assenza di catalizzatori significativi suggerisce che il mercato si trova in una fase di stabilizzazione.

AUD/USD: il dollaro australiano non riesce a mantenere i guadagni iniziali

Il dollaro australiano ha registrato un rally significativo nelle prime ore di contrattazione, ma ha successivamente restituito gran parte dei guadagni. Il mercato non sembra ancora pronto per un movimento direzionale deciso. Un superamento del massimo della candela di lunedì potrebbe fornire all’Aussie la spinta necessaria per un movimento più sostenuto. Tuttavia, è fondamentale considerare l’impatto della festività americana sulla liquidità del mercato, fattore che rende difficile interpretare con certezza i movimenti osservati.

Prospettive per il dollaro USA: l’euro appare più vulnerabile

L’influenza del Memorial Day sui volumi di trading rende complessa l’interpretazione dei movimenti valutari osservati lunedì. I tentativi di rally di euro, yen e dollaro australiano non hanno mostrato la necessaria persistenza, suggerendo cautela nell’interpretazione di questi movimenti. Tra le tre valute analizzate, l’euro sembra essere quella maggiormente a rischio di fronte a un potenziale rafforzamento del dollaro americano. La debolezza tecnica mostrata vicino ai livelli di resistenza, combinata con l’incapacità di mantenere i guadagni iniziali, posiziona la moneta unica in una situazione di particolare vulnerabilità nel breve termine. I trader dovrebbero monitorare attentamente il ritorno della piena liquidità sui mercati per valutare se i pattern osservati durante la sessione a volumi ridotti troveranno conferma nelle sessioni successive.