Flussi significativi di ETH verso gli exchange centralizzati

Negli ultimi 60 giorni, Ethereum ha registrato un rally del 55%, superando nettamente la performance di Bitcoin che si è fermata al 28% nello stesso periodo. Tuttavia, i dati più recenti suggeriscono che il secondo asset digitale per capitalizzazione potrebbe attraversare una fase di consolidamento. Secondo i dati forniti da CoinGlass, nelle ultime 24 ore i principali exchange di criptovalute hanno registrato afflussi netti di circa 65.000 ETH. Binance e Bitfinex guidano questa tendenza con rispettivamente 24.234 ETH e 24.415 ETH in entrata. Anche Coinbase, OKX e Gemini hanno mostrato movimenti simili.

Segnali di possibile presa di profitto

L’aumento dei trasferimenti verso gli exchange centralizzati rappresenta tradizionalmente un indicatore di possibili vendite imminenti. La liquidità elevata di queste piattaforme facilita infatti la conversione rapida in valuta fiat o altri asset, suggerendo che trader e investitori di breve termine potrebbero essere intenzionati a realizzare i guadagni accumulati durante il recente rally. Il contesto di mercato conferma questa cautela: la capitalizzazione totale del mercato crypto è scesa dello 0,3% a 3.280 miliardi di dollari, riflettendo un’incertezza generalizzata tra gli operatori.

Analisi dei dati on-chain e prospettive di mercato

Nonostante i segnali ribassisti, l’analisi approfondita dei dati on-chain offre una prospettiva più equilibrata. Secondo CoinMarketCap, solo il 3,3% dei detentori di ETH può essere classificato come trader di breve termine, ovvero indirizzi che detengono l’asset da meno di un mese. Inoltre, sebbene CoinGlass riporti afflussi per oltre 160 milioni di dollari verso gli exchange, questo importo rappresenta una frazione minima rispetto alla capitalizzazione di mercato di 300 miliardi di dollari di Ethereum. Un crollo significativo del prezzo appare quindi improbabile nel breve termine.

Liquidazioni e pressione di vendita

Le liquidazioni delle ultime 24 ore ammontano a 36 milioni di dollari, di cui 27 milioni in posizioni long e 9 milioni in short. La predominanza delle liquidazioni long tipicamente genera FUD (fear, uncertainty, doubt) tra gli investitori, potenzialmente innescando ulteriori vendite e una correzione del prezzo. ETH ha registrato un calo dello 0,8% nelle ultime 24 ore, attestandosi a 2.490 dollari dopo aver toccato brevemente un minimo locale di 2.480 dollari.

ETF spot su Ethereum: il sostegno istituzionale rimane forte

Un elemento positivo cruciale proviene dal mercato degli ETF. Gli ETF spot su Ethereum negli Stati Uniti hanno registrato afflussi netti per 837,5 milioni di dollari nelle ultime tre settimane, con 15 giorni consecutivi di flussi positivi. Il fondo ETHA di BlackRock si distingue particolarmente, avendo superato i 4,8 miliardi di dollari in afflussi totali. Questo dato evidenzia un interesse istituzionale sostenuto verso i prodotti d’investimento basati su Ethereum, fornendo un importante supporto strutturale al prezzo.

Livelli tecnici chiave da monitorare

Per mantenere il momentum rialzista, Ethereum dovrà: – Superare e consolidare sopra i 2.545 dollari (massimo locale recente) – Mantenere il supporto a 2.450 dollari come base per ulteriori rialzi Una rottura al ribasso del livello di 2.400 dollari potrebbe invece ritardare significativamente il raggiungimento dell’obiettivo psicologico dei 3.000 dollari, considerando l’attuale clima di incertezza che pervade i mercati crypto.