Afflussi record negli ETF su Bitcoin ed Ethereum
Il mercato delle criptovalute ha registrato un’intensa attività martedì 21 ottobre, con gli ETF spot su Bitcoin quotati negli Stati Uniti che hanno attirato afflussi netti per 477,2 milioni di dollari. Secondo i dati di Farside Investors, i principali contributori sono stati IBIT con 210,9 milioni di dollari e ARKB con 162,9 milioni di dollari. Questi flussi in entrata rappresentano un’inversione significativa dopo quattro giorni consecutivi di deflussi superiori a 1 miliardo di dollari complessivi. Parallelamente, anche gli ETF spot su Ethereum hanno registrato afflussi netti per 141,7 milioni di dollari nella stessa giornata, segnalando un rinnovato interesse istituzionale verso le principali criptovalute.
Movimenti di prezzo e volatilità estrema
Picchi di prezzo e successiva correzione
Bitcoin ha quasi raggiunto la soglia dei 114.000 dollari, mentre Ethereum ha brevemente superato i 4.100 dollari intorno alle 16:30 UTC del 21 ottobre. Questo slancio rialzista è iniziato quando la pressione di vendita su Binance, il più grande exchange di criptovalute al mondo, ha iniziato a diminuire. Tuttavia, la fase di euforia è stata di breve durata. Entrambi gli asset hanno subito una correzione significativa: Bitcoin si attesta attualmente intorno ai 108.000 dollari, mentre Ethereum oscilla attorno ai 3.850 dollari. La capitalizzazione complessiva del mercato crypto ha registrato un sell-off di 170 miliardi di dollari, scendendo da 3,82 trilioni a 3,65 trilioni di dollari secondo i dati di CoinMarketCap.
Indice di volatilità ai massimi
L’analista di CryptoQuant, Axel Adler Jr, ha evidenziato che l’indice di volatilità di Bitcoin ha superato il 95%, raggiungendo questo livello critico per la terza volta nell’arco di un mese. Questo indicatore segnala una fase di movimenti bruschi e imprevedibili, caratteristica tipica dei periodi di elevata incertezza di mercato.
Liquidazioni massicce nel mercato crypto
La volatilità estrema ha innescato una cascata di liquidazioni. I dati di Coinglass rivelano che le liquidazioni totali sono aumentate dell’86%, raggiungendo 651 milioni di dollari. Di questo totale, 352,4 milioni di dollari riguardano posizioni long (rialziste) e 298,5 milioni di dollari posizioni short (ribassiste). Questo evento si aggiunge alle liquidazioni record del 11 ottobre, quando il mercato aveva visto posizioni chiuse forzatamente per 19,35 miliardi di dollari. La frequenza e l’entità di questi eventi dimostrano quanto il mercato delle criptovalute rimanga esposto a movimenti improvvisi e violenti.
Sentiment di mercato e fattori macroeconomici
L’indice Fear and Greed (paura e avidità) si è mantenuto nella zona di “paura” per gli ultimi 10 giorni consecutivi, riflettendo l’incertezza diffusa tra gli investitori. Questo clima di cautela è alimentato principalmente dalle tensioni geopolitiche, in particolare quelle tra Stati Uniti e Cina, che continuano a influenzare i mercati finanziari globali. Gli investitori istituzionali sembrano navigare in un contesto caratterizzato da opportunità di acquisto durante i ribassi, come dimostrano gli afflussi negli ETF, ma anche da una prudenza generale dovuta all’instabilità macroeconomica. La combinazione di forte interesse istituzionale e volatilità elevata crea un ambiente di trading complesso, dove le decisioni devono essere ponderate attentamente considerando sia i fondamentali che i fattori tecnici di breve termine.