Il dollaro americano sotto pressione in apertura di settimana
Il biglietto verde inizia la settimana su basi fragili mentre i trader valutano l’escalation delle tensioni geopolitiche e un calendario economico particolarmente denso. L’instabilità persistente in Medio Oriente continua a generare flussi verso il dollaro come bene rifugio, anche se questo sostegno potrebbe essere messo alla prova da una serie di dati macroeconomici cruciali e dalla decisione della Federal Reserve prevista per mercoledì.
I dati chiave della settimana: vendite al dettaglio e riunione FOMC
La settimana si apre martedì con i dati sulle vendite al dettaglio statunitensi, con previsioni che indicano una crescita modesta: +0,1% per il dato headline e +0,2% per il core. Una lettura inferiore alle attese potrebbe rafforzare la percezione di un rallentamento della domanda dei consumatori americani, esercitando ulteriore pressione sul dollaro. L’attenzione si sposterà poi sulla riunione del FOMC di mercoledì, dove la banca centrale dovrebbe mantenere i tassi invariati al 4,50%. Tuttavia, l’interesse principale sarà rivolto alle proiezioni economiche della Fed, alla dichiarazione di politica monetaria e alla conferenza stampa del presidente Powell per individuare segnali di un possibile cambio di rotta verso una politica più accomodante. Secondo il FedWatch Tool del CME, i mercati stanno attualmente prezzando una probabilità del 62% di un taglio dei tassi entro settembre.
Altri indicatori da monitorare
Nella seconda parte della settimana, le richieste di sussidi di disoccupazione e l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia offriranno nuove indicazioni sulle condizioni del mercato del lavoro e del settore industriale. Con il sentiment di rischio in equilibrio precario, la direzione del dollaro dipenderà dalla capacità dei dati di giustificare le crescenti aspettative di allentamento della politica monetaria.
Analisi tecnica del Dollar Index (DXY)
Il Dollar Index sta scivolando nuovamente dopo aver fallito nel recuperare il livello di resistenza a 98,36. Il prezzo si aggira intorno a 98,07 e rimane intrappolato in un chiaro trend ribassista, limitato da trendline discendenti e da entrambe le medie mobili: la EMA 50 a 98,42 e la EMA 200 a 99,02. I ripetuti respingimenti dalla EMA 50 confermano il controllo dei ribassisti, mentre il pattern di massimi decrescenti suggerisce una continua pressione al ribasso. Se il supporto a 97,94 dovesse cedere, i prossimi livelli da osservare sono 97,60 e 97,30. Per un ritorno dei rialzisti, il DXY necessita di un breakout sopra 98,70. Fino ad allora, il momentum favorisce ulteriori debolezze in un contesto di rotazione risk-off e aspettative di allentamento dei tassi.
GBP/USD: la sterlina riprende forza
Il cable sta risalendo verso 1,3580 dopo aver rimbalzato dal supporto della trendline ascendente vicino a 1,3550. La coppia ora scambia sopra la EMA 50 a 1,3552, mentre la EMA 200 a 1,3506 continua a salire, rafforzando la struttura rialzista. Il recente rimbalzo segue una difesa efficace dei minimi crescenti, mantenendo intatto il trend rialzista più ampio. Una rottura sopra 1,3598 potrebbe innescare un nuovo test della resistenza a 1,3632, con 1,3667 come prossimo obiettivo.
Scenario ribassista per GBP/USD
Se il prezzo dovesse scivolare nuovamente sotto la trendline, il caso rialzista potrebbe indebolirsi, esponendo il livello 1,3521. Per ora, il momentum favorisce il rialzo, con i compratori che riprendono il controllo sulla forza intraday.
EUR/USD: l’euro recupera terreno
La moneta unica sta riguadagnando terreno sopra 1,1560 dopo aver rimbalzato dalla trendline ascendente vicino a 1,1511. La coppia rimane sostenuta dalla EMA 50 a 1,1508 e dalla EMA 200 a 1,1416, rafforzando il trend rialzista più ampio. Questo movimento recente segue una struttura di minimi crescenti, suggerendo che i rialzisti mantengono ancora il controllo nonostante il pullback della scorsa settimana dalla resistenza a 1,1615. Una chiusura sopra 1,1572 potrebbe innescare un’altra spinta verso 1,1615 e possibilmente 1,1657.
Rischi al ribasso per EUR/USD
Sul lato negativo, una rottura sotto 1,1511 indebolirebbe il caso rialzista e aprirebbe la strada verso 1,1460. Finora, il recupero appare solido, ma un nuovo test della resistenza determinerà la prossima fase del movimento.
Prospettive per i trader forex
La settimana si preannuncia cruciale per il dollaro americano e le principali coppie valutarie. I trader dovranno prestare particolare attenzione ai dati macroeconomici in uscita e alle comunicazioni della Fed, che potrebbero fornire indicazioni chiare sulla direzione futura della politica monetaria statunitense. Con il sentiment di mercato in bilico tra timori geopolitici e aspettative di allentamento monetario, la volatilità potrebbe aumentare significativamente, offrendo opportunità interessanti per i trader attenti ai livelli tecnici chiave identificati nelle analisi delle singole coppie.