Il dollaro mantiene forza contro le valute G10 mentre la sterlina subisce pesanti perdite
Il biglietto verde sta mostrando un tono più solido contro le principali valute del G10, con la sterlina britannica che registra le perdite maggiori dopo la pubblicazione di dati occupazionali inferiori alle attese. La valuta britannica ha perso circa lo 0,5% nelle contrattazioni mattutine europee, mentre il dollaro presenta un andamento più contrastato nei confronti delle valute dei mercati emergenti.
Peso messicano e real brasiliano consolidano dopo i massimi annuali
Il peso messicano, che ieri ha toccato nuovi massimi per il 2024, sta attraversando una fase di consolidamento. Anche il real brasiliano ha raggiunto ieri il suo livello migliore dell’anno. L’agenda economica statunitense risulta scarsa oggi, con l’attenzione degli investitori rivolta al rapporto CPI di domani e ai colloqui in corso tra USA e Cina a Londra.
Focus sui negoziati USA-Cina: chip in cambio di terre rare
Mentre i dazi statunitensi hanno rappresentato la questione principale finora, i colloqui di Londra sembrano concentrarsi maggiormente sui controlli alle esportazioni. Si stanno delineando le basi per un possibile accordo: semiconduttori in cambio di magneti e terre rare. Non è ancora chiaro fino a che punto gli Stati Uniti siano disposti a ridurre alcuni dei controlli sulle esportazioni di chip, forse limitandosi solo alle misure annunciate dopo l’accordo di Ginevra.
Mercati azionari asiatici in rialzo, Europa e USA stabili
La maggior parte delle principali borse dell’Asia-Pacifico ha registrato guadagni, con Cina e Hong Kong come eccezioni degne di nota. Gli ordini robusti per TSMC hanno contribuito a spingere il mercato azionario taiwanese del 2%. Lo Stoxx 600 europeo registra una lieve perdita mentre i futures sugli indici statunitensi mostrano variazioni minime.
Rendimenti obbligazionari in calo dopo i dati UK
I rendimenti dei titoli di stato europei a 10 anni sono per lo più in calo di 2-3 punti base. Il deludente rapporto sull’occupazione ha fatto scendere il rendimento del Gilt decennale di sette punti base. Il rendimento del Treasury USA a 10 anni è sceso di un paio di punti base al 4,45%. L’oro si sta consolidando tra $3.302 e $3.335, mentre il WTI di luglio viene scambiato vicino a $65,60, un massimo di due mesi. Si tratta della quarta sessione consecutiva in rialzo e della sesta delle ultime sette.
Analisi delle principali coppie valutarie
Dollar Index: test della resistenza chiave
Il Dollar Index rimane ancorato nel suo range recente vicino ai minimi dell’anno, registrati ad aprile, leggermente sotto 98,00. Oggi ha testato la parte superiore del range mensile vicino a 99,40. Un superamento della media mobile a 20 giorni (~99,60) migliorerebbe il quadro tecnico. Il DXY non ha chiuso sopra questa media mobile dal 19 maggio.
Euro: consolidamento nel range di venerdì
L’euro ha registrato il minimo di sessione ieri, poco sotto $1,1390 all’inizio delle contrattazioni nordamericane. Si è ripreso per oscillare intorno a $1,1425 nel pomeriggio americano, senza riuscire a sfidare il massimo di sessione visto in Europa vicino a $1,1440. Come ieri, l’euro rimane all’interno del range stabilito venerdì scorso (~$1,1370-$1,1455).
Yuan cinese: PBOC mantiene stabilità
Il dollaro ha negoziato all’interno del range di venerdì scorso (~CNH7,1715-CNH7,1940) ieri e ha sfiorato la parte superiore oggi mentre continua il consolidamento generale. La PBOC ha fissato il tasso di riferimento del dollaro a CNY7,1840 (CNY7,1855 ieri). La Cina può sostituire i chip più facilmente o prima di quanto gli USA possano sostituire le terre rare lavorate e i magneti. La partecipazione del Segretario al Commercio USA Lutnick ai colloqui di Londra ha alimentato speculazioni sul fatto che i controlli alle esportazioni statunitensi facciano parte dei negoziati.
Yen giapponese: rottura della trendline
Il dollaro ha negoziato tra circa JPY144 e JPY145 ieri. Gli acquisti odierni hanno spinto il biglietto verde attraverso una trendline tracciata dai massimi di metà e fine maggio, trovata vicino a JPY145,10. Ha raggiunto JPY145,30 prima che i venditori lo respingessero intorno a JPY144,45. Il Giappone ha riportato un aumento del 3,4% su base annua nella stima preliminare degli ordini di macchine utensili di maggio, dopo che gli ordini di aprile erano cresciuti del 7,7% su base annua. Tuttavia, i dati mensili sono più rivelatori: dopo un’impennata a marzo del 27,8%, gli ordini sono rallentati, calando del 13,8% ad aprile e di un ulteriore 1,2% a maggio.
Sterlina britannica: dati occupazionali pesano sulla valuta
La sterlina ha negoziato con fermezza ieri ma è rimasta all’interno del range pre-weekend (~$1,3510-$1,3585). I deludenti dati del mercato del lavoro l’hanno spinta a $1,3455, sotto la trendline di 1-2 settimane vicino a $1,3525 oggi. I guadagni salariali medi settimanali sono rallentati al 5,3% su base annua nei tre mesi di aprile, mentre escludendo i bonus sono rallentati al 5,2% dal 5,5%. La crescita dell’occupazione sta rallentando e il tasso di disoccupazione (tre mesi) è salito a un nuovo massimo ciclico del 4,6%, il più alto da luglio 2021.
Dollaro canadese: aumenti della spesa per la difesa
Il dollaro USA ha brevemente e marginalmente superato il massimo pre-weekend vicino a CAD1,3705, raggiungendo CAD1,3730 oggi. È la terza sessione consecutiva di massimi e minimi più alti. L’area CAD1,3745 segna il massimo di questo mese e un movimento sopra di essa potrebbe puntare all’area CAD1,3775-CAD1,3800. Il Primo Ministro Carney ha annunciato un aumento di C$9 miliardi nella spesa per la difesa e ha anticipato l’obiettivo NATO del 2% all’anno fiscale 25-26 rispetto all’anno fiscale 30 discusso nella recente campagna.
Dollaro australiano: test dei massimi da novembre
Il dollaro australiano si è avvicinato alla parte superiore del suo range recente che arriva leggermente sotto $0,6540. L’area $0,6550 che stavamo monitorando rappresenta il ritracciamento del 61,8% del calo dal massimo di settembre scorso vicino a $0,6940 al minimo di aprile vicino a $0,5915. L’Aussie ha registrato ieri la sua chiusura più alta da novembre scorso vicino a $0,6515.
Peso messicano: inflazione sopra il target della banca centrale
Il dollaro è sceso a un nuovo minimo contro il peso messicano, leggermente sotto MXN19,03 ieri. L’inflazione headline è salita al 4,42% (dal 3,93%) e il core al 4,06% (dal 3,93%). È la prima volta da luglio scorso che entrambe le misure sono sopra la fascia superiore del target del 2%-4%. La banca centrale si riunisce il 26 giugno. Il mercato degli swap sembra avere ripensamenti sulla probabilità di un altro taglio di 50 punti base, che sarebbe il quarto consecutivo. Il peso si è ripreso ieri e si è stabilizzato bene, ma oggi sta consolidando tra circa MXN19,0345 e MXN19,10.