Il dollaro si indebolisce sui mercati globali
Il biglietto verde mostra segni di debolezza generalizzata in una fase di scambi caratterizzata da volumi contenuti. Lo yen giapponese emerge come la valuta più performante della sessione, sostenuto da alcuni interventi verbali delle autorità nipponiche, sebbene di portata limitata e probabilmente insufficiente a generare un trend sostenibile nel medio periodo. In un contesto di mercato privato dei dati economici statunitensi a causa dello shutdown governativo, gli operatori concentrano l’attenzione su notizie di carattere aziendale: le indiscrezioni secondo cui Amazon starebbe pianificando il taglio di 30.000 posti di lavoro assumono particolare rilevanza in questo scenario di carenza informativa.
Focus sul mercato del lavoro e sentiment dei consumatori americani
Segnali di debolezza per il dollaro USA
Il dollaro statunitense avvia la settimana con una tendenza al ribasso su tutti i principali cross valutari. Il fixing ribassista dell’USD/CNY continua a rappresentare un elemento positivo per le valute dei mercati emergenti e un fattore di pressione negativa per il biglietto verde. Gli operatori mantengono un atteggiamento ottimistico riguardo alla possibilità che i presidenti Trump e Xi raggiungano un accordo commerciale significativo giovedì prossimo. L’attenzione rimane concentrata sulle minacce cinesi di imporre controlli stringenti sulle esportazioni di terre rare.
Lo yen si rafforza su interventi verbali
Il cross USD/JPY guida il movimento ribassista del dollaro durante la sessione asiatica. Il catalizzatore del movimento è rappresentato dalle dichiarazioni dei funzionari del Ministero delle Finanze giapponese, che hanno sottolineato come le autorità stiano monitorando attentamente l’andamento dello yen. Questi commenti vengono interpretati dal mercato come una forma di intervento verbale di basso livello. Tuttavia, la storia recente suggerisce cautela: simili dichiarazioni si sono rivelate in passato insufficienti a produrre inversioni durature nel trend di USD/JPY. L’evento di maggiore rilevanza sarà la riunione della Bank of Japan prevista per giovedì, dove non sono attesi cambiamenti nella politica monetaria. Nonostante ciò, il mercato assegna ancora una probabilità del 38% a un rialzo dei tassi di 25 punti base a dicembre. Eventuali dichiarazioni che confermino l’intenzione della BoJ di proseguire nel processo di normalizzazione della politica monetaria potrebbero fornire supporto moderato allo yen.
Tagli occupazionali e fiducia dei consumatori sotto la lente
Amazon e il mercato del lavoro USA
In assenza di dati ufficiali, i mercati si affidano a informazioni aneddotiche. Le notizie secondo cui Amazon potrebbe annunciare 30.000 tagli di posti di lavoro assumono particolare rilevanza in questo contesto. Sebbene i dati ufficiali sull’occupazione non siano disponibili da tempo a causa dello shutdown, le indagini recenti evidenziano una crescente preoccupazione dei consumatori riguardo alle prospettive occupazionali.
Conference Board Consumer Confidence di ottobre
Nel corso della giornata verrà pubblicato il dato sulla fiducia dei consumatori del Conference Board per il mese di ottobre. Una lettura debole potrebbe esercitare ulteriore pressione al ribasso sul dollaro, confermando il deterioramento del sentiment economico.
Prezzi immobiliari in calo per il quinto mese consecutivo
Oggi viene inoltre rilasciato l’indice dei prezzi delle abitazioni S&P Case-Shiller per agosto, che dovrebbe confermare il quinto mese consecutivo di calo. Questo trend riveste importanza sia per i consumi che per l’inflazione: affitti figurativi più bassi dovrebbero infatti fornire maggiore conforto alla Federal Reserve sul fronte dell’andamento dei prezzi. Sebbene non si prevedano oscillazioni significative, un set di dati statunitensi più deboli del previsto potrebbe spingere l’indice DXY verso quota 98,00 nel corso della giornata.
Euro: compromesso sul bilancio francese in vista?
Il cambio EUR/USD ha superato la resistenza a 1,1650 in mercati caratterizzati da volumi ridotti. Il principale driver rimane la debolezza del dollaro, anche se alcuni segnali di compromesso sul bilancio francese potrebbero fornire supporto aggiuntivo. L’Assemblea Nazionale francese ha adottato ieri un emendamento che potrebbe generare 2 miliardi di euro aggiuntivi dalle imposte sulle società nel prossimo anno. Sebbene questa cifra appaia modesta rispetto alle dimensioni del bilancio francese e non particolarmente positiva per la crescita economica del paese, gli investitori potrebbero interpretare favorevolmente i segnali di compromesso e la prospettiva di un percorso verso il bilancio 2026. La correlazione tra questi sviluppi e un euro più forte rimane tuttavia tenue.
Aspettative inflazionistiche e condizioni creditizie nell’Eurozona
Per l’Eurozona, la giornata prevede alcune pubblicazioni della BCE. Le aspettative di inflazione dei consumatori a tre anni dovrebbero mantenersi al 2,5% su base annua. Verrà inoltre diffusa l’ultima indagine sul credito bancario della BCE. Con i tassi swap a lungo termine in euro aumentati di 30-40 punti base quest’anno e l’incertezza persistente, è improbabile che il credito mostri sorprese positive. Se i dati statunitensi di secondo e terzo livello dovessero influenzare il mercato, EUR/USD potrebbe avvicinarsi a quota 1,1700.
Sterlina: inflazione alimentare in rallentamento
In un periodo caratterizzato da scarsità di dati economici britannici, l’attenzione si concentra sul rapporto della British Retail Consortium che evidenzia un rallentamento dell’inflazione alimentare al 3,7% su base annua a ottobre, rispetto al 4,2% precedente. L’inflazione persistente dei prodotti alimentari rappresentava uno dei fattori che preoccupavano maggiormente la Bank of England, ritardando i tagli dei tassi. Questa notizia potrebbe aumentare l’interesse per un posizionamento in vista di un taglio dei tassi della BoE nella riunione di dicembre. Attualmente, un taglio di 25 punti base è prezzato con una probabilità del 35%. La riunione seguirà la presentazione del bilancio prevista per fine novembre, anch’essa considerata un fattore negativo per la sterlina.
Prospettive tecniche per la sterlina
Questi sviluppi dovrebbero mantenere il cross EUR/GBP sostenuto, non lontano dalla resistenza importante a 0,8750/60. Considerando che la sterlina presenta un costo elevato per le posizioni short, con tassi a una settimana superiori al 4,00%, potrebbe emergere interesse per esplorare il ribasso su GBP/NOK e GBP/AUD, grazie sia ai rendimenti elevati disponibili in Norvegia e Australia, sia all’ambiente favorevole per i prezzi delle materie prime.
Europa Centro-Orientale: mercati in attesa della CNB
I mercati dei tassi hanno registrato un’apertura contenuta questa settimana nella regione dell’Europa Centro-Orientale, in assenza di dati significativi. Il mercato forex, al contrario, ha beneficiato di un contagio positivo dai mercati globali, favorendo in particolare il fiorino ungherese, che si avvicina ai livelli più forti dall’inizio di ottobre. Anche la lenta progressione al rialzo di EUR/USD sta fornendo carburante alle valute CEE, ma gli operatori attendono le decisioni delle banche centrali globali nei prossimi giorni, mentre i titoli sul commercio internazionale continueranno a dettare il sentiment. In Repubblica Ceca, il mercato rimarrà chiuso oggi, ma ciò non dovrebbe impedire la diffusione di comunicazioni dalla Banca Nazionale Ceca prima dell’inizio del periodo di blackout previsto per giovedì. Per il resto, il calendario economico della regione CEE offre pochi spunti. Questo lascia spazio alla narrativa globale per sostenere le valute CEE, con possibilità di ulteriori guadagni contenuti su tutti i fronti.

