Mercati europei positivi grazie all’allentamento delle tensioni geopolitiche

Le borse europee hanno registrato guadagni significativi martedì, sostenute dalle speranze di una distensione nelle tensioni geopolitiche, nonostante permangano incertezze sullo status del cessate il fuoco tra Iran e Israele. Il FTSE 100 ha guadagnato 26,65 punti (+0,3%) attestandosi a 8.784,69, mentre il FTSE 250 ha registrato un rialzo più marcato di 188,22 punti (+0,9%) a 21.309,17. L’AIM All-Share è salito di 2,74 punti (+0,4%) a 762,03. Gli indici Cboe hanno seguito il trend positivo: il Cboe UK 100 è cresciuto dello 0,3% a 875,64, il Cboe UK 250 dello 0,8% a 18.830,28 e il Cboe Small Companies dello 0,4% a 17.288,82.

Performance eccezionale dei mercati continentali

I mercati dell’Europa continentale hanno sovraperformato quelli britannici. Il DAX 40 di Francoforte ha registrato un balzo dell’1,9%, mentre il CAC 40 di Parigi è salito dell’1,2%, riflettendo un ottimismo più marcato degli investitori nell’area euro.

Crollo del petrolio e movimento delle valute

Il prezzo del Brent è crollato a 69,32 dollari al barile nel pomeriggio di martedì, dai 76,39 dollari registrati alla chiusura di lunedì. Anche l’oro ha subito una flessione, scendendo a 3.327,00 dollari l’oncia dai precedenti 3.387,65 dollari. Sul mercato valutario, la sterlina si è rafforzata contro il dollaro, salendo a 1,3604 da 1,3501. L’euro ha guadagnato terreno portandosi a 1,1596 dollari da 1,1545. Il dollaro si è indebolito contro lo yen, scendendo a 145,02 da 146,37.

Analisi valutaria: dollaro destinato a indebolirsi

Kit Juckes, analista di Société Générale, ha commentato: “Le principali valute sono pronte a riprendere la loro ascesa contro un dollaro alla deriva fino a quando non emergeranno nuove preoccupazioni geopolitiche. I prezzi del greggio e il Dollar Index sono tornati ai livelli di quasi due settimane fa. Stiamo forse assistendo a una ripresa di questo declino lento ma costante, indipendentemente da ciò che accade nell’economia globale?”

Cessate il fuoco Iran-Israele: situazione ancora fluida

Il fragile cessate il fuoco tra Iran e Israele appare già in pericolo. Nonostante entrambi i paesi mediorientali avessero accettato di deporre le armi seguendo una proposta del presidente americano Donald Trump, martedì mattina, solo poche ore dopo l’accordo israeliano, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha accusato l’Iran di aver “completamente violato” l’accordo lanciando attacchi missilistici dopo l’entrata in vigore della tregua. Il ministro della difesa ha ordinato alle forze israeliane di riprendere a colpire obiettivi paramilitari e governativi iraniani. L’Iran ha negato categoricamente di aver lanciato missili contro Israele. Lo stato maggiore dell’esercito iraniano ha “negato il lancio di missili dall’Iran verso i territori occupati [Israele] nelle ultime ore”, secondo quanto riportato dalla televisione di stato. L’Iran ha inoltre accusato Israele di aver lanciato tre ondate di attacchi contro siti in territorio iraniano, complicando ulteriormente la situazione diplomatica.

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Settore aereo in forte rialzo nonostante le tensioni

Nonostante l’incertezza geopolitica, le azioni delle compagnie aeree hanno registrato forti guadagni, con easyJet che ha guidato il settore con un rialzo del 6,3%. Al contrario, BP è stata la peggiore performer del FTSE 100, perdendo il 4,2%. Kathleen Brooks, analista di XTB, ha osservato: “Questa rimane una situazione molto fluida. L’IDF ha annunciato questa mattina che missili sono stati sparati verso Israele dall’Iran.” Brooks ha notato che la volatilità del mercato “non è mai realmente aumentata” a causa del conflitto, aggiungendo che “il mercato ha avuto una reazione molto più forte ai dazi commerciali statunitensi che al rischio geopolitico, il che evidenzia come le preoccupazioni economiche siano più preoccupanti per i mercati azionari rispetto alle questioni geopolitiche, in questa fase.”

Rendimenti obbligazionari USA in aumento

Il rendimento del Treasury USA a 10 anni si è ampliato al 4,34% nel primo pomeriggio di martedì, dal 4,31% registrato alla chiusura di lunedì. Il rendimento a 30 anni si è esteso al 4,89% dal 4,84%. I futures sui principali indici americani indicano un’apertura positiva: il Dow Jones Industrial Average è atteso in rialzo dello 0,7%, l’S&P 500 dello 0,8% e il Nasdaq dell’1,0%.

Trump attacca nuovamente Powell sui tassi d’interesse

Il presidente americano Donald Trump ha nuovamente attaccato Jerome Powell, chiedendo che tagli i tassi d’interesse del paese, mentre il capo della Federal Reserve si prepara a comparire davanti al Congresso. Il leader repubblicano critica regolarmente Powell per la decisione della banca di non abbassare i tassi d’interesse, intensificando i suoi attacchi dopo che la Fed ha mantenuto i tassi invariati per la quarta riunione consecutiva la scorsa settimana. Powell è atteso martedì a Capitol Hill per presentare il rapporto semestrale di politica monetaria della Fed al Comitato per i servizi finanziari della Camera, scatenando un altro messaggio di Trump sul suo social Truth: “‘Troppo tardi’ Jerome Powell, della Fed, sarà oggi al Congresso per spiegare, tra le altre cose, perché si rifiuta di abbassare i tassi.”

Bank of England: preoccupazioni per l’inflazione persistente

Nel Regno Unito, Megan Greene, membro del comitato di politica monetaria della Bank of England, ha avvertito che i recenti aumenti dell’inflazione potrebbero rivelarsi più duraturi del previsto, lasciando i responsabili politici in una “posizione scomoda”. In un discorso al National Institute of Economic & Social Research, Greene ha affermato che un’inflazione ostinata intorno al 3,5% per il resto dell’anno potrebbe continuare ad alimentare aumenti salariali e rincari dei prezzi nel Regno Unito. Ha sottolineato che i prezzi alimentari hanno “sorpreso costantemente al rialzo”, aggiungendo che il conflitto Israele-Iran potrebbe anche spingere verso l’alto l’inflazione esercitando pressione sui prezzi del petrolio. “Mi preoccupa il profilo a breve termine dell’inflazione quest’anno, che a mio avviso ora assomiglia più a un ‘plateau’ che a una ‘gobba’”, ha dichiarato. Greene è stata uno dei membri del MPC che hanno votato la scorsa settimana per mantenere i tassi invariati al 4,25%.

Performance aziendali: Bunzl e Cavendish in evidenza

Bunzl conferma le aspettative

Bunzl è salita dell’1,4% dopo aver confermato che il trading è in linea con le aspettative e aver previsto una performance migliorata nella seconda metà dell’anno, nonostante un contesto “incerto”. La società di distribuzione e outsourcing con sede a Londra ha dichiarato che i ricavi del gruppo dovrebbero essere superiori del 4% nei sei mesi fino al 30 giugno rispetto all’anno precedente, a tassi di cambio costanti. Bunzl prevede che il margine operativo nel periodo sia in linea con le indicazioni precedentemente pubblicate, intorno al 7,0%. Per l’intero anno, è prevista una crescita dei ricavi “moderata” a valuta costante, con un margine operativo previsto “moderatamente inferiore” all’8,0%, rispetto all’8,3% del 2024.

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Cavendish respinge offerte per la divisione M&A

Cavendish è balzata del 7,9% dopo aver confermato di aver ricevuto manifestazioni d’interesse per la sua attività di consulenza privata M&A e debito, che sono state “respinte e non ci sono state ulteriori discussioni”. La banca d’investimento ha ribadito la sua strategia di crescere come banca d’investimento integrata per le small e mid-cap, con il potenziale per aggiungere ulteriori offerte di business piuttosto che ridurle. L’agenda economica di martedì prevede la pubblicazione dell’indice di fiducia dei consumatori USA alle 15:00 GMT, un dato che potrebbe influenzare ulteriormente il sentiment di mercato nel pomeriggio.