Il governo USA negozia partecipazioni nelle società di quantum computing
L’amministrazione Trump sta conducendo trattative con diverse aziende del settore quantum computing per acquisire quote azionarie attraverso il Dipartimento del Commercio in cambio di finanziamenti federali. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, citando fonti anonime vicine alla questione, tra le società coinvolte figurano IonQ, Rigetti Computing e D-Wave Quantum. Altre realtà come Quantum Computing Inc. e Atom Computing starebbero valutando accordi simili. La reazione dei mercati è stata immediata e significativa: le azioni di IonQ hanno registrato un balzo dell’11% giovedì, mentre D-Wave è salita del 20%. Rigetti ha guadagnato il 13%, Quantum Computing il 10% e Arqit Quantum l’11%.
Una strategia di sicurezza nazionale attraverso partecipazioni azionarie
Questa iniziativa si inserisce in un più ampio programma dell’amministrazione Trump volto ad acquisire partecipazioni in aziende operanti in settori considerati strategici per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, specialmente quando beneficiano di fondi pubblici.
I precedenti: MP Materials e Intel
Uno dei primi esempi concreti di questa strategia durante il secondo mandato del presidente Donald Trump si è verificato quando il Dipartimento della Difesa ha investito 400 milioni di dollari in MP Materials, società americana specializzata nelle terre rare, acquisendo circa il 15% del capitale. Un mese dopo, il governo ha ottenuto una quota di circa il 10% in Intel, l’unica azienda americana in grado di produrre processori avanzati per l’intelligenza artificiale su suolo statunitense.
I dettagli dei finanziamenti per il quantum computing
Secondo il Wall Street Journal, le partecipazioni nelle società di quantum computing sarebbero accompagnate da finanziamenti minimi di 10 milioni di dollari ciascuna. Altre aziende tecnologiche dovrebbero competere per ottenere questi fondi attraverso procedure di selezione.
Un cambio di paradigma nell’intervento statale
Il crescente interesse del governo statunitense nell’acquisire quote di società private rappresenta un fenomeno senza precedenti negli ultimi decenni, soprattutto al di fuori di contesti di crisi finanziaria. Questo approccio segnala un cambiamento ideologico verso un maggiore interventismo in determinati settori industriali. Tuttavia, il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha chiarito in un’intervista esclusiva a CNBC del 15 ottobre che l’amministrazione Trump non acquisirà partecipazioni in industrie non strategiche. “Dobbiamo fare molta attenzione a non oltrepassare i limiti”, ha dichiarato.
La logica economica dietro le partecipazioni statali
Trump e il Segretario al Commercio Howard Lutnick sostengono che il governo debba beneficiare del successo di un’azienda nei casi in cui i fondi federali abbiano contribuito alla sua crescita. Questa posizione riflette una visione più attiva del ruolo dello Stato nell’economia, particolarmente in settori ad alto valore strategico.
La competizione tecnologica con la Cina
I settori industriali presi di mira sembrano riflettere la priorità di Washington nella competizione tecnologica ed economica con la Cina. La partecipazione in MP Materials, ad esempio, è arrivata dopo che Pechino ha imposto restrizioni all’esportazione di elementi di terre rare, componenti essenziali per prodotti high-tech, spingendo Washington a rafforzare la propria catena di approvvigionamento domestica. Il finanziamento a Intel si allinea agli sforzi statunitensi per consolidare l’industria nazionale dei semiconduttori, fondamentale nella corsa globale per il dominio nell’intelligenza artificiale.
Perché il quantum computing è strategico
Il quantum computing, che sfrutta i principi della meccanica quantistica per risolvere problemi al di là delle capacità dei supercomputer attuali, è considerato una delle prossime tecnologie critiche su cui Washington intende concentrarsi, date le sue enormi implicazioni economiche e di sicurezza.
Le potenzialità rivoluzionarie della tecnologia quantistica
Gli esperti ritengono che questa tecnologia avanzata possa rivoluzionare settori come medicina, finanza e scienza dei materiali, risolvendo problemi complessi attualmente impossibili da affrontare per i computer tradizionali. Allo stesso tempo, il quantum computing potrebbe rappresentare una minaccia significativa alla cybersicurezza se dovesse finire nelle mani di avversari strategici. La capacità di decifrare gli attuali sistemi di crittografia e di elaborare enormi quantità di dati in tempi brevissimi rende il quantum computing un asset strategico di primaria importanza nel panorama geopolitico contemporaneo. Per questo motivo, Washington sta accelerando gli investimenti in questo settore, cercando di mantenere un vantaggio competitivo rispetto alla Cina, che ha già investito miliardi di dollari nello sviluppo di questa tecnologia.