Intel consolida i guadagni dopo le previsioni di partnership con Apple

Le azioni di Intel hanno mantenuto un forte rialzo nelle contrattazioni pre-mercato di lunedì, dopo aver registrato un’impennata del 10% venerdì scorso. Il movimento è stato innescato dalle previsioni di un analista secondo cui il colosso dei semiconduttori sarebbe vicino a siglare un accordo per fornire chip ad Apple a partire dal 2027. Nelle prime contrattazioni di lunedì alle 6:26 ET, il titolo Intel ha registrato un lieve calo dello 0,59%, consolidando comunque i guadagni della sessione precedente.

Le previsioni dell’analista Ming-Chi Kuo

L’impennata del titolo è stata scatenata da un post su X di Ming-Chi Kuo, analista di TF International Securities, che ha dichiarato di aspettarsi che Intel inizi a fornire ad Apple i processori di fascia bassa della serie M già nel secondo o terzo trimestre del 2027. Secondo Kuo, le sue ultime indagini di settore indicano che “la visibilità di Intel come fornitore di nodi avanzati per Apple è migliorata significativamente di recente”. L’analista ha precisato che la tempistica della partnership dipenderà dal processo di sviluppo successivo al rilascio del process design kit di Intel, previsto per l’inizio del 2026. Questo documento rappresenta il progetto tecnico da cui gli ingegneri di Apple potranno sviluppare i chip.

L’impatto limitato su TSMC

Attualmente, i chip di silicio per iPhone, iPad e Mac di Apple sono forniti esclusivamente da TSMC, il gigante taiwanese dei semiconduttori. Kuo ha tuttavia minimizzato l’impatto potenziale della partnership Intel-Apple sul produttore taiwanese. L’analista ha sottolineato che Apple dovrebbe rimanere “altamente dipendente” dai nodi avanzati di TSMC per il “futuro prevedibile”. Ha inoltre precisato che “in termini assoluti, i volumi di ordini per i processori M di fascia bassa sono relativamente piccoli e praticamente privi di impatto materiale sui fondamentali di TSMC o sulla sua leadership tecnologica nei prossimi anni”.

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Implicazioni politiche dell’accordo

Kuo ha aggiunto che un accordo con Intel segnalerebbe un forte sostegno da parte di Apple alla spinta dell’amministrazione Trump affinché le aziende americane producano negli Stati Uniti. Né Intel né Apple hanno risposto immediatamente alle richieste di commento da parte di CNBC.

Il potenziale di crescita per Intel

Il titolo Intel ha vissuto una rinascita negli ultimi 12 mesi dopo anni di declino. Il prezzo delle azioni era sceso fino a 17,66 dollari nell’aprile 2025, prima di recuperare nei mesi successivi. Paul Markham, direttore degli investimenti presso GAM Global Equities, ha dichiarato a CNBC: “Apple è un potenziale cliente di riferimento importante la cui presenza convalida l’offerta di foundry ad alte prestazioni di Intel”.

Opportunità di business future

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Markham ha aggiunto: “Se Intel riesce nell’impresa, c’è il potenziale per conquistare volumi e valore di business maggiori da Apple, ad esempio la produzione di CPU per iPhone, e per acquisire commesse da altri grandi progettisti di chip”.

La storia travagliata tra Intel e Apple

Intel ha avuto una relazione altalenante con Apple sin da quando, nel 2005, fu annunciato per la prima volta che i processori del colosso dei chip avrebbero alimentato alcuni prodotti della casa di Cupertino. Apple ha progressivamente abbandonato i processori Intel all’inizio degli anni 2020, sviluppando i propri chip Apple Silicon basati su architettura ARM.

Controversie legali recenti

La scorsa settimana Intel è stata oggetto di una causa intentata da TSMC, nella quale il produttore taiwanese ha accusato un suo ex vicepresidente senior di aver divulgato “informazioni riservate” a Intel. La società americana non ha risposto immediatamente alle richieste di commento di CNBC in merito alla vicenda.