L’economia americana accelera: PIL in crescita del 3% nel secondo trimestre

Il prodotto interno lordo (PIL) degli Stati Uniti ha registrato un’espansione annualizzata del 3,0% nel secondo trimestre del 2025, secondo le stime preliminari pubblicate dal Bureau of Economic Analysis (BEA). Questo dato segna una netta inversione di tendenza rispetto al calo dello 0,5% osservato nei primi tre mesi dell’anno.

I driver della ripresa economica

La performance positiva del PIL è stata sostenuta principalmente da due fattori chiave: il calo delle importazioni e l’aumento della spesa dei consumatori. È importante notare che le importazioni, essendo sottratte nel calcolo del PIL, contribuiscono positivamente alla crescita quando diminuiscono. Questi elementi positivi sono stati parzialmente compensati da contrazioni negli investimenti e nelle esportazioni, che hanno limitato l’entità complessiva della crescita.

Dinamiche dei consumi privati

Le vendite finali reali al settore privato domestico – indicatore che combina spesa dei consumatori e investimenti fissi lordi privati – hanno mostrato un incremento dell’1,2% nel secondo trimestre. Questo rappresenta un rallentamento rispetto all’1,9% del trimestre precedente, suggerendo una moderazione nella domanda interna.

Inflazione in decelerazione: segnali positivi per la Fed

Sul fronte dei prezzi, emergono segnali incoraggianti di raffreddamento dell’inflazione. L’indice dei prezzi per gli acquisti domestici lordi è aumentato dell’1,9%, in netto calo rispetto al 3,4% del primo trimestre. L’indice PCE (Personal Consumption Expenditures), metrica preferita dalla Federal Reserve per monitorare l’inflazione, ha registrato un incremento del 2,1%, significativamente inferiore al 3,7% del trimestre precedente. Escludendo alimentari ed energia, l’indice PCE core si è attestato al 2,5%, in discesa dal 3,5%.

Analisi settoriale: servizi e beni di consumo guidano la crescita

L’aumento della spesa dei consumatori ha interessato sia i servizi che i beni. Nel settore dei servizi, i principali contributori sono stati: – Sanità: crescita sia nei servizi ambulatoriali che ospedalieri – Ristorazione e alloggi: trainati principalmente dai servizi di ristorazione – Servizi finanziari e assicurativi: con particolare forza nella gestione patrimoniale e consulenza Per quanto riguarda i beni, spiccano: – Veicoli a motore e componenti, con particolare forza nei light truck – Beni non durevoli, guidati dai prodotti farmaceutici

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Commercio estero: il ruolo delle importazioni

Il calo delle importazioni ha rappresentato un fattore tecnico importante per la crescita del PIL. La contrazione ha riguardato principalmente i beni, con particolare evidenza nei beni di consumo non durevoli (esclusi alimentari e automotive), dove spiccano i preparati farmaceutici e medicinali. Le esportazioni hanno invece registrato una flessione, concentrata nei veicoli automotive e relativi componenti, rappresentando un freno alla crescita complessiva.

Investimenti privati: il punto debole del trimestre

Gli investimenti hanno rappresentato l’elemento di maggiore debolezza, con le scorte private che hanno fornito il contributo negativo più significativo. I settori manifatturieri dei beni non durevoli (in particolare chimico) e il commercio all’ingrosso hanno registrato le contrazioni più marcate negli inventari.

Prospettive e prossimi appuntamenti

Il BEA pubblicherà la seconda stima del PIL del secondo trimestre il 28 agosto 2025, insieme ai dati preliminari sui profitti aziendali. Inoltre, il 25 settembre 2025 inizierà il rilascio dell’aggiornamento annuale dei Conti Economici Nazionali, che includerà revisioni delle statistiche del PIL e del reddito nazionale. Questi dati assumono particolare rilevanza nel contesto delle decisioni di politica monetaria della Federal Reserve, che monitora attentamente l’equilibrio tra crescita economica e pressioni inflazionistiche per calibrare il percorso dei tassi di interesse.