Il settore tecnologico sotto pressione: Oracle precipita del 4% dopo downgrade
I mercati azionari statunitensi hanno registrato la terza seduta consecutiva in ribasso giovedì, trascinati al ribasso da un marcato sell-off nel comparto tecnologico. Gli investitori stanno riconsiderando le valutazioni elevate e rivedendo le aspettative sui tassi d’interesse. Poco dopo l’apertura delle contrattazioni, l’S&P 500 cedeva lo 0,8%, il Nasdaq Composite perdeva l’1% e il Dow Jones Industrial Average lasciava sul terreno 170 punti, pari allo 0,3%. I titoli legati all’intelligenza artificiale come Oracle e Nvidia hanno ampliato le perdite, mentre l’aumento dei rendimenti dei Treasury ha pesato sul sentiment di rischio.
Oracle nel mirino degli analisti: possibile crollo del 40%
Oracle ha perso un ulteriore 4% dopo che Rothschild Redburn ha emesso una raccomandazione di vendita, prevedendo un potenziale ribasso del 40% per il titolo. Gli analisti sostengono che il mercato abbia sopravvalutato significativamente l’impatto delle partnership AI di Oracle sul suo core business cloud. Il titolo ha ora perso oltre il 10% dai recenti massimi, compromettendo la sua leadership durante il rally guidato dall’intelligenza artificiale. Anche Nvidia ha ceduto circa l’1%, segnando il terzo calo consecutivo. Gli operatori mostrano crescente cautela verso le valutazioni elevate e le complesse relazioni tra fornitori di software AI e i loro partner hardware.
Rendimenti Treasury in rialzo: i dati economici rafforzano i timori sui tassi
Il rendimento del Treasury decennale è salito vicino al 4,19%, spinto da dati occupazionali superiori alle attese che hanno alimentato le preoccupazioni sui tassi. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono risultate pari a 218.000 unità, sotto le 235.000 stimate, confermando la solidità del mercato del lavoro. Il PIL del secondo trimestre è stato rivisto al rialzo al 3,8%, aumentando la probabilità che la Federal Reserve possa ritardare i tagli dei tassi più a lungo di quanto i mercati avessero scontato. Questi dati mettono in discussione la narrativa rialzista sostenuta dalla prospettiva di un allentamento della politica monetaria.
Settori difensivi in controtendenza mentre la tecnologia affonda
Nonostante il sell-off tecnologico generalizzato, i settori energia e beni di consumo essenziali hanno mostrato guadagni modesti, con l’Energy in rialzo dello 0,27% e i Consumer Staples dello 0,11%. Intel ha guidato i rialzi dell’S&P 500 con un balzo del 4,1%, mentre Biogen e Vertex Pharmaceuticals sono salite di quasi il 2% ciascuna. Sul fronte negativo, MicroStrategy e GE Healthcare hanno perso oltre il 4%, mentre Tesla ha ceduto il 3,4%. Il settore Technology ha registrato un calo dello 0,93%, risultando il peggiore della giornata, seguito da Communication Services e Consumer Discretionary.
Focus sui dati PCE e rischio shutdown governativo
L’attenzione si concentra ora sul rilascio di venerdì dell’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), la misura d’inflazione preferita dalla Fed. Un dato superiore alle attese potrebbe rafforzare le preoccupazioni su tassi più alti per più tempo. Nel frattempo, gli operatori monitorano gli sviluppi a Washington, dove incombe la minaccia di uno shutdown governativo. L’Office of Management and Budget ha avvertito le agenzie di prepararsi a riduzioni del personale, introducendo un ulteriore elemento di incertezza politica sui mercati. Gli investitori dovrebbero prepararsi a una volatilità persistente, specialmente nei settori sensibili ai tassi, con i dati sull’inflazione e i rischi fiscali che probabilmente detteranno la direzione nel breve termine. La sostenibilità del rally dell’intelligenza artificiale rimane sotto esame mentre il mercato rivaluta le aspettative di crescita e i multipli di valutazione nel settore tecnologico.