Crollo dell’ISM Servizi americano: l’indice scende ai minimi

Il 5 agosto 2025, l’Institute for Supply Management ha pubblicato i dati relativi all’indice PMI dei servizi per il mese di luglio, rivelando un quadro economico più debole del previsto. L’indicatore è sceso a 50,1 punti, in calo rispetto ai 50,8 di giugno e ben al di sotto delle aspettative degli analisti che prevedevano un valore di 51,5.

Analisi dei componenti principali dell’indice

Il deterioramento dell’indice principale riflette un rallentamento diffuso nel settore terziario americano. L’indice dei nuovi ordini ha registrato una flessione da 51,3 a 50,3, segnalando un indebolimento della domanda. Ancora più preoccupante è il dato sull’occupazione: l’Employment Index è precipitato da 47,2 a 46,4, confermando le difficoltà del mercato del lavoro nel settore dei servizi. È importante sottolineare che valori superiori a 50 indicano espansione, mentre quelli inferiori segnalano contrazione. Con un valore di 50,1, il settore dei servizi si trova pericolosamente vicino alla soglia di contrazione.

Fattori chiave dietro il rallentamento economico

L’impatto delle tariffe commerciali

Secondo il rapporto, gli effetti legati alle tariffe doganali continuano a rappresentare un elemento critico per le imprese americane. Le tensioni commerciali stanno pesando significativamente sui costi operativi e sulla pianificazione aziendale, creando incertezza nel settore.

Condizioni stagionali e meteorologiche avverse

Le condizioni climatiche sfavorevoli e i fattori stagionali hanno contribuito ulteriormente al rallentamento dell’attività economica. Questi elementi hanno influenzato negativamente diversi comparti del terziario, dalla logistica al turismo. Nonostante le difficoltà, il PMI Servizi è riuscito a mantenersi in territorio espansivo per il secondo mese consecutivo, anche se per un margine estremamente ridotto.

Reazioni immediate sui mercati finanziari

Il dollaro americano mantiene la forza

Paradossalmente, il Dollar Index ha continuato i suoi tentativi di consolidamento sopra quota 99,00, nonostante i dati deludenti. Questa resilienza del biglietto verde si inserisce in un contesto di rimbalzo tecnico dopo il sell-off innescato dal deludente rapporto sui Non Farm Payrolls.

blank

Pressione sull’oro

Il metallo prezioso si è stabilizzato intorno ai 3.370 dollari l’oncia dopo la pubblicazione del rapporto. La combinazione di un dollaro più forte e rendimenti dei Treasury in aumento ha esercitato pressioni ribassiste sul mercato aurifero.

S&P 500 sotto pressione

L’indice azionario americano ha reagito negativamente ai dati, con l’S&P 500 che ha testato i minimi di seduta. Al momento della pubblicazione, l’indice tentava di rompere al ribasso il supporto tecnico situato a quota 6.325 punti.

Prospettive per il settore dei servizi USA

Il dato di luglio evidenzia la fragilità della ripresa economica nel settore terziario americano. Con un valore così vicino alla soglia di contrazione, qualsiasi ulteriore deterioramento potrebbe spingere il settore in territorio negativo nei prossimi mesi. Gli investitori dovranno monitorare attentamente i prossimi rilasci economici, in particolare i dati sull’inflazione e sull’occupazione, per valutare se la Federal Reserve dovrà rivedere la propria politica monetaria. La debolezza persistente del settore dei servizi, che rappresenta circa il 70% del PIL americano, potrebbe infatti influenzare le decisioni future sui tassi di interesse.