Forte Accelerazione dell’Inflazione alla Produzione negli Stati Uniti
L’Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) per la domanda finale negli Stati Uniti ha registrato un incremento dello 0,9% a luglio 2025, secondo i dati destagionalizzati pubblicati dal Bureau of Labor Statistics. Si tratta dell’aumento mensile più significativo da marzo 2022, segnalando una ripresa delle pressioni inflazionistiche nel settore produttivo americano. Su base annuale, l’indice ha segnato un progresso del 3,3%, il ritmo più sostenuto da febbraio 2025 quando aveva toccato il 3,4%. Questo dato supera nettamente le aspettative degli analisti e potrebbe influenzare le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve nei prossimi mesi.
Servizi Trainano la Crescita dei Prezzi
L’analisi dettagliata rivela che oltre tre quarti dell’aumento di luglio è attribuibile al comparto dei servizi per la domanda finale, che ha registrato un balzo dell’1,1%. I prezzi dei beni per la domanda finale sono cresciuti dello 0,7%, contribuendo in misura minore ma comunque significativa all’incremento complessivo. L’indice core PPI, che esclude le componenti volatili di alimentari, energia e servizi commerciali, è salito dello 0,6% a luglio, segnando l’incremento più marcato da marzo 2022. Su base annuale, questa misura fondamentale dell’inflazione sottostante ha registrato un aumento del 2,8%.
Dinamiche Settoriali: Prezzi dei Servizi in Forte Espansione
Servizi per la Domanda Finale
Il settore dei servizi ha mostrato una performance particolarmente robusta. I margini commerciali per la domanda finale sono balzati del 2,0%, contribuendo per oltre la metà all’aumento complessivo dei servizi. I prezzi dei servizi esclusi commercio, trasporti e magazzinaggio sono avanzati dello 0,7%, mentre i servizi di trasporto e magazzinaggio hanno registrato un incremento dell’1,0%. Tra i principali contributori all’aumento dei prezzi dei servizi: – Margini all’ingrosso di macchinari e attrezzature: +3,8% – Gestione di portafogli: significativo incremento – Servizi di intermediazione finanziaria: forte crescita – Servizi di alloggio per viaggiatori: aumento rilevante – Vendita al dettaglio di automobili: progressi sostanziali In controtendenza, i prezzi per le cure ospedaliere ambulatoriali sono scesi dello 0,5%, insieme a flessioni nei settori del retail di mobili e del trasporto via pipeline di prodotti energetici.
Beni per la Domanda Finale
I prezzi dei beni per la domanda finale hanno registrato l’aumento più significativo da gennaio 2025. Il 40% di questo incremento è riconducibile agli alimentari per la domanda finale, che sono balzati dell’1,4%. I beni esclusi alimentari ed energia sono cresciuti dello 0,4%, mentre i prezzi dell’energia hanno segnato un +0,9%. Elementi chiave nell’aumento dei prezzi dei beni: – Verdure fresche e secche: impressionante balzo del 38,9% – Carni: aumenti significativi – Gasolio: rialzi marcati – Carburante per aviazione: incrementi sostanziali – Rottami non ferrosi: prezzi in crescita La benzina ha invece registrato un calo dell’1,8%, insieme a riduzioni nei prezzi del pollame lavorato e delle resine plastiche.
Domanda Intermedia: Pressioni Inflazionistiche Diffuse
Beni Lavorati per Domanda Intermedia
L’indice dei beni lavorati per domanda intermedia è salito dello 0,8% a luglio, il maggior incremento da gennaio. I prezzi dell’energia lavorata sono balzati del 2,2%, guidati principalmente dal gasolio (+11,8%). I materiali lavorati esclusi alimentari ed energia sono aumentati dello 0,5%, mentre gli alimenti e mangimi lavorati hanno registrato un lieve calo dello 0,1%. Su base annuale, l’indice dei beni lavorati per domanda intermedia è cresciuto del 2,1%, il ritmo più sostenuto da febbraio 2023.
Beni Non Lavorati per Domanda Intermedia
I prezzi dei beni non lavorati sono aumentati dell’1,8% dopo il +2,6% di giugno. Quasi due terzi dell’incremento di luglio sono attribuibili agli alimenti e mangimi non lavorati (+2,9%). I materiali non alimentari esclusa l’energia sono saliti del 2,0%, mentre i materiali energetici non lavorati hanno registrato un modesto +0,5%. Il latte crudo ha guidato gli aumenti con un balzo del 9,1%, seguito da petrolio greggio, rottami non ferrosi e bestiame. Il gas naturale è invece sceso del 2,1%.
Servizi per Domanda Intermedia
L’indice dei servizi per domanda intermedia è cresciuto dello 0,8%, il maggior aumento da gennaio 2024. I servizi esclusi commercio, trasporti e magazzinaggio sono saliti dello 0,6%, mentre i servizi commerciali e quelli di trasporto e magazzinaggio hanno registrato incrementi rispettivamente dell’1,3% e dello 0,8%.
Analisi per Flusso di Produzione: Segnali di Trasmissione Inflazionistica
L’analisi dei quattro stadi della domanda intermedia mostra come le pressioni sui prezzi si stiano propagando attraverso la catena produttiva: Stadio 4 (input per produttori di beni finali): +0,8%, il maggior aumento da gennaio 2023. Su base annuale +2,6%. Stadio 3: +1,1%, il più forte incremento da agosto 2023. Crescita annuale del 2,1%. Stadio 2: +0,5% dopo il +0,9% di giugno. In calo dello 0,2% su base annuale. Stadio 1: +1,1%, l’aumento più marcato da agosto 2023. Su base annuale +2,5%.
Implicazioni per i Mercati e la Politica Monetaria
I dati di luglio segnalano un’accelerazione delle pressioni inflazionistiche lungo l’intera catena produttiva americana. L’ampio incremento dei prezzi, che coinvolge sia beni che servizi, suggerisce che l’inflazione alla produzione rimane una sfida significativa per l’economia statunitense. La Federal Reserve dovrà valutare attentamente questi sviluppi nel contesto della sua strategia di politica monetaria. L’aumento del PPI core dello 0,6% mensile e del 2,8% annuale indica che le pressioni inflazionistiche sottostanti rimangono elevate, potenzialmente complicando il percorso verso l’obiettivo di inflazione del 2%. Gli investitori e gli analisti monitoreranno con attenzione i prossimi dati sull’inflazione al consumo (CPI) per valutare se queste pressioni sui prezzi alla produzione si tradurranno in aumenti dei prezzi al dettaglio. La trasmissione dell’inflazione dalla produzione al consumo finale potrebbe influenzare significativamente le aspettative di mercato riguardo alle future mosse della Fed. Il prossimo rapporto PPI per agosto 2025 sarà pubblicato il 10 settembre 2025, fornendo ulteriori indicazioni sull’evoluzione delle dinamiche inflazionistiche nel settore produttivo americano.