La reazione del mercato valutario alla decisione della Federal Reserve
Il dollaro americano ha registrato un significativo rafforzamento dopo l’ultima riunione del FOMC, nonostante la presenza di due voti dissenzienti da parte dei governatori della Fed. Il mercato ha interpretato la decisione di mantenere i tassi invariati come un segnale hawkish, provocando un rally della valuta statunitense e un aumento dei rendimenti obbligazionari. Durante la conferenza stampa, il presidente Powell ha fatto riferimento più frequentemente ai rischi al ribasso rispetto a quelli al rialzo, ma questo non ha impedito al Dollar Index di avvicinarsi a quota 100, il livello più alto da fine maggio. Il consolidamento odierno appare più come una pausa tecnica che come la fine del movimento di copertura delle posizioni short iniziato a inizio mese.
Dinamiche dei tassi e aspettative di mercato
Prima della riunione, il mercato scontava 17,5 punti base di allentamento monetario. Dopo la decisione, questa aspettativa si è ridotta a meno di 12 punti base. I dati su reddito personale e consumi di giugno erano già incorporati nel rapporto sul PIL, ma l’attenzione rimane concentrata sui prossimi dati CPI/PPI che la Fed esaminerà prima del prossimo meeting. Il simposio di Jackson Hole (21-23 agosto), dedicato quest’anno alle transizioni nel mercato del lavoro, rappresenta il prossimo evento chiave per la politica monetaria americana. Nel frattempo, l’indice trimestrale del costo del lavoro dovrebbe mostrare un aumento dello 0,8% dopo il +0,9% del primo trimestre.
Performance dell’euro e inflazione nell’Eurozona
L’euro ha perforato il minimo del 23 giugno a 1,1455 dollari, toccando quasi 1,1400 durante la conferenza stampa di Powell. Il recupero si è fermato intorno a 1,1460, con il prossimo obiettivo tecnico identificato nel minimo di giugno a 1,1340. Sul fronte inflazione, i dati dei singoli paesi mostrano dinamiche divergenti: – Spagna: CPI armonizzato in calo dello 0,4% mensile, ma +2,7% annuo – Francia: +0,3% mensile per un ritmo annuo dello 0,9% – Italia: forte calo stagionale dell’1,0% mensile, con il tasso annuo all’1,7% – Germania: atteso +0,4% mensile per un 1,9% annuo Il tasso di disoccupazione dell’Eurozona si mantiene al minimo storico del 6,2% per il terzo mese consecutivo.
Yuan cinese e dati PMI
Il dollaro ha registrato il maggior guadagno contro lo yuan da aprile, salendo dello 0,45% e superando CNH7,21 per la prima volta da inizio giugno. La PBOC ha fissato il tasso di riferimento a CNY7,1494, mostrando una maggiore flessibilità rispetto all’inizio dell’anno. I dati PMI di luglio hanno deluso le aspettative: – PMI manifatturiero: 49,3 (da 49,7) – PMI non manifatturiero: 50,1 (da 50,5) – PMI composito: 50,2 (da 50,7)
Yen giapponese sotto pressione nonostante dati positivi
Il dollaro ha formato un pattern bullish outside up contro lo yen, superando per la prima volta da metà febbraio la media mobile a 200 giorni (149,60 yen) e avvicinandosi alla soglia psicologica di 150 yen. I dati economici giapponesi hanno sorpreso positivamente: – Vendite al dettaglio: +1,0% (attese: +0,3%) – Produzione industriale: +1,7% (attese: -0,8%) La Bank of Japan ha mantenuto il tasso obiettivo allo 0,50% come previsto, aggiornando le previsioni di crescita allo 0,6% per quest’anno e alzando le proiezioni sull’inflazione core al 2,7%.
Sterlina britannica e dollaro canadese
La sterlina ha formato un bearish outside down day, scendendo sotto 1,3230 dollari, il livello più basso da metà maggio. Il pattern testa e spalle completato proietta un obiettivo intorno a 1,2940. Il dollaro USA ha registrato la quinta sessione consecutiva di guadagni contro il dollaro canadese, superando CAD1,38 per la prima volta da fine maggio. La Bank of Canada ha lasciato invariato il tasso al 2,75%, con previsioni di crescita riviste al ribasso all’1,3% per quest’anno.
Dollaro australiano e peso messicano
Il dollaro australiano ha esteso le perdite per la quinta sessione, scendendo a 0,6425 dollari nonostante dati economici superiori alle attese: – Approvazioni edilizie: +11,9% (attese: +1,8%) – Vendite al dettaglio: +1,2% (attese: +0,4%) – Credito del settore privato: +0,6% Il mercato mantiene alta convinzione per un taglio dei tassi della RBA il 12 agosto. Il peso messicano ha subito la forza del dollaro nonostante la crescita del PIL del secondo trimestre (+0,7%) superiore alle attese. Il dollaro ha superato MXN18,87, con il prossimo obiettivo tecnico identificato intorno a MXN18,93. La banca centrale brasiliana ha mantenuto il tasso Selic al 15,0% come previsto, mentre il real ha beneficiato del rinvio di una settimana delle tariffe americane del 50% e delle esenzioni su diversi prodotti chiave.