Il Dollaro Rafforza la Sua Posizione ma Perde Slancio

Il movimento di copertura delle posizioni corte sul dollaro americano si è protratto nella giornata odierna, anche se lo slancio ha mostrato segni di rallentamento durante la mattinata europea. La questione cruciale ora è se gli operatori nordamericani riusciranno a sostenere questo trend rialzista. Gli analisti prevedono un atteggiamento più cauto del mercato in vista degli eventi chiave di domani: la riunione del FOMC, dove molti si aspettano almeno un voto dissenziente in senso dovish nonostante la probabile decisione di mantenere invariati i tassi, e i dati ADP sull’occupazione nel settore privato, che hanno sorpreso negativamente mostrando una perdita netta di posti di lavoro a giugno.

Performance del Biglietto Verde sui Mercati Valutari

Il dollaro ha registrato nuovi massimi mensili contro euro e sterlina britannica. All’apertura della sessione nordamericana, la valuta statunitense ha leggermente ridimensionato i guadagni rispetto ai picchi precedenti, mantenendo comunque un andamento positivo contro tutte le valute del G10, ad eccezione della corona norvegese. Le valute dei mercati emergenti mostrano anch’esse debolezza generalizzata. L’eccezione principale è rappresentata dallo yuan cinese, che nonostante un fixing più forte del dollaro per la terza sessione consecutiva, rimane sostanzialmente invariato contro il biglietto verde.

Mercati Azionari Asiatici ed Europei

Le azioni giapponesi hanno registrato il terzo calo consecutivo, mentre Taiwan ha subito la perdita maggiore nella regione con un -0,90%, probabilmente collegata alla decisione statunitense di impedire al presidente taiwanese uno scalo negli USA prima del viaggio in America Latina della prossima settimana. Il dollaro taiwanese risulta essere la valuta emergente più debole (-0,60%), seconda solo al rublo russo (-0,80%). Nonostante le dispute sull’accordo commerciale USA-UE, lo Stoxx 600 guadagna lo 0,60%, recuperando potenzialmente le perdite delle ultime due sessioni. I futures sugli indici americani mostrano segni positivi.

Rendimenti Obbligazionari e Materie Prime

I rendimenti dei titoli decennali europei mostrano variazioni minime, mentre il Treasury USA a 10 anni si mantiene leggermente sopra il 4,40%. L’oro ha trovato supporto ieri intorno a $3.300 e oggi scambia in territorio positivo (~$3.325), rimanendo comunque all’interno del range di ieri. Il WTI di settembre mostra forza, raggiungendo un massimo a sette giorni poco sopra $67,25, probabilmente sostenuto dai rischi sulle forniture russe in seguito alle minacce statunitensi di “sanzioni secondarie” in assenza di un cessate il fuoco entro 10-12 giorni.

Analisi delle Principali Coppie Valutarie

USD – Dollar Index in Territorio Positivo

La sessione nordamericana di ieri ha esteso il rally del Dollar Index, che è salito fino a quasi 98,70, registrando il maggior incremento da inizio maggio. L’indice ha proseguito la sua corsa raggiungendo un nuovo massimo mensile marginale sopra 99,00. Il prossimo ostacolo tecnico si trova nell’area 99,20-45, dove convergono il massimo di giugno e il ritracciamento del 50% del declino dal picco del 12 maggio. Una rottura di 98,40 potrebbe segnalare la fine dello short squeeze. Nonostante l’agenda economica statunitense sia ricca di appuntamenti, è improbabile che i dati odierni risultino decisivi, considerando gli eventi del resto della settimana. I dati su commercio e scorte aiuteranno gli economisti a finalizzare le previsioni sul PIL del secondo trimestre.

EUR/USD – Euro Sotto Pressione

L’euro ha brevemente guadagnato terreno nelle prime contrattazioni asiatiche di ieri, raggiungendo quasi $1,1780 in risposta iniziale all’accordo commerciale. Tuttavia, è stato accolto da vendite incessanti che lo hanno spinto fino a $1,1585 nel pomeriggio newyorkese. Oggi ha toccato quasi $1,1525, violando il minimo mensile (~$1,1555). Una chiusura sotto l’area di $1,1550 indebolirebbe le prospettive tecniche e suggerirebbe spazio per un ulteriore ribasso di almeno un centesimo. La Spagna ha riportato una crescita dello 0,7% nel secondo trimestre (0,6% nel primo), leggermente superiore alle attese. Il PIL aggregato del secondo trimestre è atteso domani, con stime che suggeriscono un trimestre piatto dopo la crescita dello 0,6% del primo trimestre.

USD/CNY – Yuan Cinese Resiliente

Il dollaro è salito per la terza sessione consecutiva contro lo yuan cinese. Contro lo yuan offshore, il dollaro ha registrato il minimo annuale giovedì scorso vicino a CNH7,1440, raggiungendo quasi CNH7,1830 ieri e CNH7,1840 oggi. La PBOC ha fissato il tasso di riferimento del dollaro più alto per la terza sessione consecutiva oggi (CNY7,1511 vs CNY7,1467 ieri). Il calendario economico cinese rimane leggero fino ai PMI di giovedì, che dovrebbero mostrare variazioni minime. Il composito si attestava a 50,7 a giugno.

USD/JPY – Yen Sotto Pressione Nonostante Aspettative di Rialzo Tassi

Il mercato mostra maggiore fiducia in un nuovo rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan verso fine anno. Il mercato degli swap sconta ora poco più di 18 punti base di aumento quest’anno, rispetto ai circa 10 bp dell’8 luglio. Lo yen ha tratto poco beneficio da questo cambiamento di aspettative. Il dollaro ha raggiunto leggermente sopra JPY148,55 ieri e JPY148,75 oggi. Il massimo mensile, ~JPY149,20, rappresenta il livello più alto per il biglietto verde da inizio aprile. Sopra questo livello si trova la media mobile a 200 giorni (~JPY149,65).

GBP/USD – Sterlina in Difficoltà Tecnica

La sterlina, respinta dopo aver approcciato $1,3600 la scorsa settimana, è scesa fino a quasi $1,3350 ieri, un nuovo minimo mensile. Le perdite si sono estese fino a quasi $1,3315 oggi. Una chiusura sotto $1,3365 potrebbe rappresentare un segnale tecnicamente negativo, configurando potenzialmente la neckline di un pattern testa e spalle che proietterebbe verso $1,2940.

USD/CAD – Dollaro Canadese Relativamente Resiliente

Come spesso accade in un contesto di dollaro USA forte, il dollaro canadese ha mostrato una performance relativamente buona ieri, risultando la valuta G10 più forte con un calo inferiore allo 0,20%. Il biglietto verde è salito leggermente sopra CAD1,3740 ieri e ha raggiunto CAD1,3760 oggi. La Bank of Canada si riunisce domani con scarse probabilità di modifiche alla politica monetaria, non solo per questo meeting ma anche per quello successivo di settembre. Il mercato degli swap assegna meno del 45% di probabilità a un taglio nella riunione di fine ottobre, ma quasi il 62% per dicembre.

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AUD/USD – Dollaro Australiano in Ritirata dai Massimi

Dopo aver stabilito un nuovo massimo annuale giovedì scorso (~$0,6625), il dollaro australiano ha invertito al ribasso e successivamente non è riuscito a sostenere nemmeno modesti rialzi. Ha raggiunto quasi $0,6510 ieri e ha brevemente violato $0,6500 oggi. L’Australia termina domani la sua settimana tranquilla con i dati CPI del secondo trimestre. Il ritmo headline dovrebbe moderarsi al 2,2% dal 2,4%, e anche le misure sottostanti dovrebbero rallentare. Il mercato dei futures sconta quasi completamente un taglio per la riunione del prossimo mese e un altro taglio nel quarto trimestre.

USD/MXN – Peso Messicano Sotto Pressione

Il dollaro era in domanda contro il peso prima che il Messico riportasse un surplus di giugno inferiore alle attese ($514,4 milioni vs 950 milioni di pesos attesi). Il dollaro è salito per la terza sessione consecutiva con un guadagno di quasi l’1,15%, il maggiore da aprile, ma solo dopo aver registrato un nuovo minimo annuale (~MXN18,51). Il biglietto verde è salito fino a quasi MXN18,7750 ieri e MXN18,8360 oggi. Il JP Morgan Emerging Market Currency Index è sceso di quasi lo 0,75%, registrando la terza giornata negativa consecutiva. Il Messico riporterà il PIL del secondo trimestre domani, con previsioni di un’espansione dello 0,4% trimestre su trimestre.