Il dollaro recupera terreno dopo le nomine Fed

Il biglietto verde ha recuperato gran parte delle perdite subite ieri dopo l’annuncio della Casa Bianca sulla nomina di Stephen Miran per completare il mandato del Governatore Kugler presso la Federal Reserve. In una sessione caratterizzata da movimenti contenuti, il dollaro si rafforza contro le valute del G10, ad eccezione del dollaro canadese e della sterlina britannica. La valuta americana mostra anche un bias rialzista nei confronti delle divise dei mercati emergenti.

Turbolenze nel mercato dell’oro per i nuovi dazi

Il mercato dei futures sull’oro è stato scosso dalla notizia che la dogana statunitense imporrà tariffe sui lingotti d’oro da un chilogrammo e da 100 once, precedentemente esenti. La situazione rimane confusa e alcuni operatori sospettano si tratti di un errore. Nel mercato spot, l’oro mantiene una tendenza positiva testando l’area dei 3.400 dollari. Una chiusura al rialzo oggi rappresenterebbe il sesto guadagno negli ultimi sette giorni di contrattazioni.

Mercati azionari asiatici in calo, Europa tiene

Le principali borse dell’area Asia-Pacifico, escluse Giappone e Taiwan, hanno registrato perdite oggi, riducendo i guadagni settimanali. L’India, che affronta una tariffa del 50% dagli Stati Uniti, ha visto perdite sufficienti a portarla in territorio negativo su base settimanale. Lo Stoxx 600 europeo mantiene un modesto guadagno a metà giornata. Se confermato, sarebbe il quarto rialzo settimanale, recuperando gran parte del calo del 2,6% della scorsa settimana. I futures sugli indici statunitensi mostrano un bias positivo.

Rendimenti obbligazionari in movimento

I rendimenti dei titoli di stato europei a 10 anni sono per lo più in rialzo di 1-2 punti base. Il rendimento del Gilt britannico a 10 anni sta segnando nuovi massimi settimanali vicino al 4,57%, con un aumento di sei punti base nella settimana. Il rendimento del Treasury USA a 10 anni è leggermente più debole, poco sotto il 4,25%, in aumento di circa cinque punti base settimanali.

Analisi delle principali valute

Dollaro USA: consolidamento in corso

Il Dollar Index ha registrato un rally dal 1° luglio al 1° agosto, e il pullback di questa settimana ha quasi raggiunto il ritracciamento del 61,8% del rally (~97,85). Oggi si sta consolidando rimanendo sotto il massimo di ieri (~98,50). I mercati scontano circa il 90% di probabilità di un taglio dei tassi a settembre, rispetto a meno del 40% prima del rapporto sull’occupazione di luglio. Il mercato dei futures sui Fed funds prevede un tasso del 3,74% a fine anno.

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Euro: range trading dopo il rally

L’euro ha superato il ritracciamento del 61,8% delle perdite dal massimo del 1° luglio (~1,1830 dollari) nell’attività europea di ieri, raggiungendo quasi 1,1700 dollari prima di essere respinto. Oggi si muove in un range ristretto tra 1,1635 e 1,1680 dollari. Dopo un rally di tre centesimi dal minimo di venerdì scorso, è probabile un consolidamento, specialmente in vista del CPI statunitense di martedì.

Yuan cinese: questione di prospettiva

Il surplus esterno della Cina suggerisce che lo yuan sia sottovalutato. Il FMI stima una sottovalutazione del 15%, mentre alcuni economisti la collocano più vicina al 20%. Tuttavia, secondo il modello OCSE di parità di potere d’acquisto, lo yen e l’euro sono sottovalutati di quasi il 55% e il dollaro canadese del 21%. L’unica valuta del G10 sopravvalutata è il franco svizzero (~17%). La Cina riporterà domani i dati su CPI e PPI di luglio.

Yen giapponese: range laterale persistente

Il range settimanale è stato stabilito lunedì e martedì: ~146,60-148,10 yen per dollaro. La media mobile a 5 giorni ha incrociato al ribasso quella a 20 giorni per la prima volta in un mese, segnalando un possibile cambio di trend a breve termine. La spesa delle famiglie ha deluso, crescendo dell’1,3% su base annua a giugno, circa la metà delle previsioni. Il mercato degli swap prezza 14 punti base di inasprimento quest’anno.

Sterlina britannica: taglio hawkish della BoE

La sterlina ha registrato il massimo di sessione ieri a quasi 1,3450 dollari dopo che la Bank of England ha annunciato quello che appare essere un taglio dei tassi di orientamento restrittivo. La vicinanza del voto (5-4) ha incoraggiato i partecipanti al mercato a ridurre le probabilità di un altro taglio nel quarto trimestre. L’area di 1,3465 dollari segna il ritracciamento del 50% del pullback del mese scorso.

Dollaro canadese: focus sui dati occupazionali

Il dollaro USA sta testando il supporto intorno a 1,3725 CAD, che ospita la media mobile a 20 giorni e il ritracciamento del 50% dei guadagni dal minimo del 23 luglio. I dati sull’occupazione canadese di luglio sono il punto saliente pre-weekend in Nord America. Nel primo semestre del 2025, il Canada ha creato quasi 144.000 posti di lavoro. Il mercato degli swap sconta circa il 30% di probabilità di un taglio nella riunione del 17 settembre.

Plus Post

Peso messicano: Banxico taglia come previsto

Come ampiamente atteso, Banxico ha tagliato il tasso overnight di 25 punti base al 7,75%. La riduzione di un quarto di punto segue quattro tagli di mezzo punto nel primo semestre 2025. Il mercato degli swap vede il tasso terminale intorno al 7,25%. Prima dell’annuncio della banca centrale, il Messico ha riportato il forte calo del CPI headline atteso (3,51% vs 4,32%). Il dollaro USA è stato venduto anche contro il real brasiliano, avvicinandosi al minimo dell’anno fissato il mese scorso vicino a 5,40 BRL.