Un debutto straordinario per l’exchange crypto istituzionale
L’exchange di criptovalute Bullish ha registrato un esordio spettacolare a Wall Street, con le azioni che hanno più che raddoppiato il loro valore nel primo giorno di contrattazioni al NYSE. La società ha raggiunto una valutazione di quasi 13,2 miliardi di dollari, creando nel processo due nuovi miliardari nel settore crypto. Le azioni della società hanno aperto a 90 dollari e sono salite fino a 118 dollari, per poi chiudere a 68 dollari – un guadagno dell’84% rispetto al prezzo di IPO di 37 dollari. Questo debutto rappresenta una delle offerte pubbliche di maggior successo dell’anno e segnala una crescente accettazione degli asset digitali da parte del mercato tradizionale.
Raccolta record e confronto con eToro
Bullish ha raccolto 1,1 miliardi di dollari nell’offerta, prezzando le azioni al di sopra della forchetta inizialmente prevista di 32-33 dollari. La domanda degli investitori ha spinto gli underwriter ad aumentare significativamente il prezzo rispetto alle aspettative iniziali. Il successo di Bullish si inserisce in un’ondata crescente di società di trading che approdano in borsa. Un confronto interessante è con eToro, la fintech fondata in Israele che si è quotata al Nasdaq a maggio. eToro ha raccolto circa 620 milioni di dollari con un prezzo di IPO di 52 dollari, ottenendo una valutazione di circa 4,2 miliardi di dollari. Anche eToro ha registrato una solida performance nel primo giorno, con un guadagno del 29% dal prezzo di offerta. Tuttavia, mentre eToro si concentra sugli investitori retail con la sua piattaforma di social trading, Bullish punta decisamente al mercato istituzionale.
I fondatori entrano nel club dei miliardari
La quotazione ha catapultato i co-fondatori Brendan Blumer e Kokuei Yuan nel club dei miliardari. Blumer, membro del consiglio di amministrazione, detiene ora una partecipazione del 30,1% del valore di circa 2,8 miliardi di dollari. Yuan, anch’egli nel board, possiede il 26,7% valutato 2,5 miliardi di dollari. Entrambi avevano già realizzato profitti straordinari nel 2018 quando la loro società Block.one raccolse 4,2 miliardi di dollari attraverso la più grande initial coin offering nella storia delle crypto. Quella venture, che creò la blockchain EOS, generò rendimenti superiori al 6.500% per i primi investitori, prima che la SEC accusasse la società di vendita di titoli non registrati.
Il percorso verso la quotazione
“Ci siamo quotati oggi, e molti altri ci seguiranno. Penso che questo sia positivo perché offre alle persone più opzioni su come accedere a questa classe di asset”, ha dichiarato il presidente di Bullish, Chris Tyrer, a Reuters. I primi piani per la quotazione erano emersi nel 2022, ma Bullish aveva poi annullato l’accordo di fusione SPAC inizialmente previsto.
Strategia focalizzata sugli investitori istituzionali
A differenza di Coinbase, orientata al retail, Bullish si rivolge ai clienti istituzionali – una strategia che secondo gli analisti posiziona la società per flussi di ricavi più stabili. L’exchange ha processato 1,25 trilioni di dollari in transazioni totali fino a marzo e offre trading spot, margin e derivati. Il timing non potrebbe essere migliore. Le tesorerie aziendali stanno aggiungendo crypto ai loro bilanci, gli ETF stanno attirando miliardi in afflussi, e la maggiore chiarezza normativa sotto l’attuale amministrazione ha incoraggiato gli investitori istituzionali. Bitcoin ha recentemente toccato nuovi massimi storici sopra i 120.000 dollari. “Una strategia puramente istituzionale posiziona Bullish per ricavi più stabili e ricorrenti rispetto agli exchange che dipendono dai volumi retail, che tendono ad essere ciclici e guidati dal sentiment”, ha affermato Michael Hall, co-chief investment officer di Nickel Digital Asset Management.
Leadership di prestigio e piani futuri
Il CEO Tom Farley, ex presidente del New York Stock Exchange, porta una credibilità di Wall Street che potrebbe rivelarsi cruciale per conquistare mandati istituzionali. La sua partecipazione nella società vale ora 355 milioni di dollari. “Per un settore che sta ancora superando problemi reputazionali, quel tipo di esperienza di leadership può fare la differenza nell’assicurarsi mandati istituzionali”, ha osservato Hall.
Investimenti in stablecoin e asset crypto
La società prevede di convertire gran parte dei proventi dell’IPO in stablecoin, criptovalute ancorate al dollaro che hanno registrato un boom dopo che il presidente Trump ha firmato una legislazione che crea un quadro normativo per questi token. Fondata nel 2021 con il supporto di Block.one, Bullish ha ricevuto inizialmente circa 10 miliardi di dollari in asset seed, inclusi 164.000 Bitcoin. La società detiene ancora più di 24.000 Bitcoin del valore di oltre 1,7 miliardi di dollari a marzo.
Il futuro delle IPO crypto
Bullish si unisce a Coinbase come unico grande exchange crypto quotato sui mercati statunitensi. Ma questa esclusività non durerà a lungo: l’operatore di exchange Gemini e il gestore di asset Grayscale hanno entrambi presentato domande riservate per quotarsi in borsa. La società è anche la casa madre del sito di notizie crypto CoinDesk, acquisito da Digital Currency Group per 72,6 milioni di dollari nel 2023.
Note personali sui fondatori
Blumer, che ha rinunciato alla cittadinanza statunitense nel 2020 e ora vive nelle Isole Cayman, ha recentemente fatto notizia per l’acquisto di una villa da 170 milioni di euro in Sardegna – uno dei più grandi affari residenziali nella storia italiana. Il debutto di successo fornisce una spinta di fiducia molto necessaria per le società crypto che guardano ai mercati pubblici dopo anni di incertezza normativa e volatilità del mercato. Con una performance che ha quasi triplicato quella di eToro nel primo giorno, Bullish ha dimostrato che il focus istituzionale può generare valutazioni e rendimenti superiori nel settore degli exchange crypto.