Bitcoin raggiunge quota 120.000 dollari e si avvicina ai massimi storici
Il Bitcoin ha toccato la soglia psicologica dei 120.000 dollari questa settimana, raggiungendo brevemente i 121.000 dollari e avvicinandosi al suo massimo storico di 124.457 dollari registrato ad agosto. Secondo i dati di CoinMarketCap, la principale criptovaluta ha guadagnato quasi il 10% negli ultimi sette giorni, sostenuta da una domanda eccezionale proveniente dagli ETF spot su Bitcoin.
Afflussi record negli ETF su criptovalute
Gli exchange-traded fund su Bitcoin hanno attratto 627 milioni di dollari in quattro giorni consecutivi, segnalando un rinnovato interesse istituzionale per l’asset digitale. Parallelamente, anche gli ETF su Ethereum hanno mostrato una performance notevole, raccogliendo 307 milioni di dollari nello stesso periodo. I dati di SoSoValue confermano che il 2 ottobre gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato un afflusso netto di 627 milioni di dollari, mentre quelli su Ethereum hanno visto entrare 307 milioni. Entrambe le categorie hanno beneficiato di quattro giorni consecutivi di afflussi positivi, un segnale di fiducia crescente da parte degli investitori istituzionali.
Le previsioni delle grandi banche d’affari
Citigroup vede Bitcoin a 181.000 dollari
Le principali istituzioni finanziarie di Wall Street mostrano visioni divergenti sul futuro del Bitcoin. Citigroup ha pubblicato un’analisi particolarmente ottimista, suggerendo che la criptovaluta potrebbe raggiungere i 181.000 dollari nei prossimi 12 mesi. Tuttavia, la banca considera più probabile un target di 133.000 dollari entro fine anno. Gli analisti di Citi prevedono che gli afflussi negli ETF potrebbero toccare i 7,5 miliardi di dollari entro dicembre, mentre mercati azionari robusti potrebbero spingere ulteriormente i prezzi al rialzo. D’altra parte, avvertono che Bitcoin potrebbe scendere fino a 83.000 dollari in caso di indebolimento dell’economia globale. Per quanto riguarda Ethereum, Citigroup ha alzato le sue previsioni di fine anno a 4.500 dollari, citando i rendimenti dello staking come fattore chiave per attrarre maggiori investimenti istituzionali nel prossimo futuro.
Il fenomeno del “Debasement Trade”
JPMorgan analizza il comportamento degli investitori retail
Gli analisti di JPMorgan hanno identificato una tendenza significativa: gli investitori retail si stanno rivolgendo sempre più a Bitcoin e oro come parte di quello che definiscono il “debasement trade”. Questo fenomeno è alimentato da preoccupazioni crescenti riguardo l’inflazione, gli elevati deficit governativi e la perdita di fiducia nelle valute fiat. I numeri parlano chiaro: Bitcoin ha guadagnato quasi il 95% nell’ultimo anno, l’oro oltre il 40% e l’argento circa il 60%. Gli investitori stanno diversificando i loro portafogli tra questi asset alternativi per proteggersi dall’incertezza economica e dalla potenziale svalutazione monetaria.
Segnali dal mercato delle opzioni
I trader puntano sulla fascia 100.000-120.000 dollari
I dati di Glassnode rivelano che i trader di opzioni si stanno concentrando principalmente sulla fascia di prezzo tra 100.000 e 120.000 dollari per Bitcoin. Alcune posizioni speculative sono state aperte anche a 130.000 dollari e, in misura minore, fino a 300.000 dollari, anche se queste ultime rappresentano scommesse più azzardate basate sul sentiment piuttosto che su analisi direzionali concrete. L’equilibrio tra opzioni call e put suggerisce che i trader stanno coprendo sia i rischi al rialzo che al ribasso, confermando che il livello di 120.000 dollari rappresenta una soglia critica per il mercato. Questa strategia di hedging riflette l’incertezza sul breve termine, nonostante l’ottimismo generale sul lungo periodo.
Prospettive per il quarto trimestre
Il quarto trimestre è tradizionalmente un periodo favorevole per Bitcoin e l’intero mercato delle criptovalute. Con la capitalizzazione di mercato del Bitcoin che ha raggiunto i 2,40 trilioni di dollari e volumi di trading giornalieri superiori ai 70 miliardi, l’ecosistema crypto mostra segni di maturità e resilienza. L’interesse istituzionale continua a crescere, come dimostrato dai flussi costanti negli ETF, mentre la domanda retail rimane sostenuta dalle preoccupazioni macroeconomiche. Con analisti di primo piano che condividono previsioni sempre più ottimiste, il mercato sembra posizionato per ulteriori movimenti significativi nei prossimi mesi.