Una delle abilità fondamentali per un trader è la capacità di adattare il proprio posizionamento ai cambiamenti di scenario, evitando di restare bloccati su un’interpretazione sbagliata. Gli strumenti per raggiungere questi obiettivi sono numerosi, ma la più versatile è senz’altro la strategia risk reversal.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica di questa strategia e spiegando come utilizzarla.

Cos’è la strategia risk reversal nel Forex

La strategia risk reversal è una metodologia di trading che prevede l’inversione controllata della posizione quando il mercato rompe determinati livelli tecnici o genera segnali di cambio trend. In altre parole, invece di chiudere semplicemente una posizione in perdita o in guadagno, il trader la “capovolge” e assume un’esposizione contraria. L’obiettivo è chiaro: sfruttare il nuovo movimento.

L’inversione avviene, o dovrebbe avvenire, solo al verificarsi di condizioni predefinite, spesso legate a:

  • Rottura di un supporto o di una resistenza
  • Violazione di un massimo/minimo di periodo
  • Inversione di indicatori tecnici (es. medie mobili, MACD, RSI)
  • Cambiamenti improvvisi nel sentiment o nei dati macroeconomici

Ma entriamo nel merito di questa strategia e spieghiamo come funziona.

Essa parte da una posizione iniziale, long o short, aperta in base a un’analisi preliminare del mercato. Finché il prezzo si muove in linea con la previsione, il trade resta aperto. Se però il mercato raggiunge un livello chiave che nega la view iniziale, invece di limitarsi a chiudere la posizione, il trader esegue il “reversal” trasformandola nella direzione opposta.

Ad esempio, se si è long su EUR/USD e il prezzo rompe al ribasso un supporto importante, l’uscita dalla posizione long è accompagnata dall’apertura immediata di una posizione short. Questo cambio di direzione permette di sfruttare i breakout o le inversioni senza perdere tempo e di recuperare più rapidamente eventuali perdite iniziali.

La strategia propone alcuni vantaggi rispetto ad altre strategie.

Il principale vantaggio del risk reversal è la continuità operativa. Invece di aspettare un nuovo setup dopo un’uscita, si resta sempre allineati alla direzione dominante del mercato. Ciò può tradursi in un maggiore sfruttamento dei trend e in una riduzione dei periodi in cui il capitale rimane inattivo.

Un altro punto di forza è la gestione dinamica del rischio. Poiché il reversal scatta in corrispondenza di livelli chiave, il trader riesce a ridurre velocemente l’esposizione nella direzione sbagliata, limitando le perdite e trasformando un potenziale drawdown in un’opportunità di profitto.

Infine, il risk reversal riduce l’impatto emotivo delle inversioni improvvise, perché l’azione di “girarsi” fa parte del piano e non è una decisione dettata dalla paura o dall’avidità.

Quando applicare il risk reversal

Come ogni strategia, anche il reversal si adatta soprattutto a certe condizioni. Per esempio, si adatta bene a mercati caratterizzati da movimenti direzionali netti o da forti reazioni ai livelli chiave. Nello specifico, è particolarmente utile in tre contesti:

  • Breakout di supporti o resistenze: ovvero quando il prezzo supera una soglia importante. Grazie al reversal, la probabilità di continuazione aumenta.
  • Cambi di sentiment dovuti a notizie macro: il riferimento è alla pubblicazione di dati economici inattesi o dichiarazioni di banche centrali, i quali possono ribaltare velocemente le aspettative, rendendo opportuno un cambio immediato di direzione.
  • Fasi di volatilità elevata: quando il mercato si muove in range ampi, passare da long a short (e viceversa) in base a trigger ben definiti può risultare più efficace rispetto a restare fermi.

Come impostare la strategia passo dopo passo

Ma adesso vediamo come utilizzare il risk reversal, passo dopo passo.

  • Definire i livelli chiave. Prima di aprire qualsiasi operazione, è necessario individuare i punti oltre i quali la view iniziale non è più valida. Questi livelli possono essere massimi/minimi recenti, aree di supporto/resistenza, o valori derivanti da indicatori tecnici.
  • Stabilire la direzione iniziale. L’operazione parte in direzione del trend o del setup tecnico individuato. Ad esempio, se EUR/USD mostra una sequenza di massimi crescenti e rompe una resistenza, si può aprire un long.
  • Impostare il trigger di reversal. Il trigger è il punto in cui la posizione viene chiusa e invertita. Può coincidere con lo stop-loss originale o essere posto leggermente oltre per filtrare i falsi segnali.
  • Gestire la nuova posizione. Dopo il reversal, si applicano le stesse regole di gestione: identificazione di target, trailing stop e monitoraggio dei nuovi livelli di invalidazione.

Ma facciamo un esempio pratico.

Supponiamo che GBP/USD stia salendo da diversi giorni e rompa al rialzo una resistenza a 1,2800. Si apre una posizione long con stop-loss a 1,2750. Dopo alcune ore, il prezzo torna indietro e scende fino a 1,2745, violando il livello di stop.

Con il risk reversal, invece di chiudere semplicemente il long, si apre immediatamente uno short. La rottura del supporto segnala un’inversione di momentum e la nuova posizione beneficia del movimento ribassista che segue.

Se il cambio scende a 1,2680, il guadagno dello short compensa e può superare la perdita del long iniziale.