Dati CPI Svizzeri Deludono le Aspettative

L’indice dei prezzi al consumo svizzero si è fermato a un modesto 0,2% su base annua a settembre, risultando inferiore alle previsioni del consensus e rimanendo saldamente al di sotto dell’obiettivo della Banca Nazionale Svizzera (SNB). Il mercato si attendeva un leggero rimbalzo dell’inflazione intorno allo 0,3% annuo, ma i dati hanno confermato per il secondo mese consecutivo una performance al di sotto delle attese. I dettagli del report di settembre non hanno offerto segnali incoraggianti: l’inflazione mensile è scesa del -0,1%, mentre l’inflazione core si è attestata a un debole 0,7% su base annua. Questi numeri sollevano interrogativi sull’efficacia del ciclo di allentamento monetario della SNB, che ha già portato il tasso di riferimento a zero.

Pressioni sul Franco e Dinamiche di Mercato

Parallelamente ai dati inflazionistici deludenti, lo shutdown del governo americano ha intensificato la domanda di beni rifugio, spingendo il franco svizzero al rialzo contro il dollaro. Il cambio USD/CHF continua a scendere, raggiungendo livelli non visti dal 2015, una dinamica che ci aspettiamo persista nel breve termine. La SNB si trova di fronte a un dilemma complesso. Da un lato, l’inflazione domestica estremamente bassa giustificherebbe ulteriori misure di allentamento, inclusa la possibilità di portare i tassi in territorio negativo. Dall’altro, la banca centrale rimane vigile rispetto a un apprezzamento eccessivo del franco su base ponderata per il commercio.

Prospettive di Crescita e Interventi Valutari

Le prospettive economiche svizzere si stanno deteriorando. L’istituto KOF ha drasticamente ridotto le sue previsioni di crescita per il 2026 a solo 0,9%, quasi la metà delle proiezioni della SNB che arrivano fino all’1,5%. Questo indebolimento dell’economia domestica complica ulteriormente le decisioni di politica monetaria. La SNB mantiene l’intervento sul mercato forex come strumento principale di politica monetaria. Secondo recenti report, la banca centrale avrebbe acquistato 5,1 miliardi di franchi in valuta estera durante il secondo trimestre, segnalando la sua determinazione a gestire il tasso di cambio.

EUR/CHF: Una Soglia Critica

Mentre il cambio USD/CHF potrebbe continuare a scendere moderatamente, soprattutto se persistono i rischi di shutdown e i dati americani deludono, la situazione per EUR/CHF appare diversa. Il cross si è mantenuto principalmente nella fascia 0,93-0,95, suggerendo una resistenza deliberata da parte della SNB. La banca centrale svizzera ha un chiaro interesse nel mantenere la stabilità ponderata per il commercio. Il ritorno agli acquisti attivi di valuta estera indica dove probabilmente termina la sua tolleranza. Le nostre previsioni a tre mesi per EUR/CHF rimangono a 0,95, con qualsiasi movimento sotto 0,93 che probabilmente provocherebbe una risposta di policy.

Implicazioni per Trader e Investitori

Per i trader sul forex, questa situazione presenta opportunità e rischi distinti. La debolezza del dollaro contro il franco potrebbe continuare nel breve termine, supportata sia dai fondamentali domestici svizzeri che dalle dinamiche di risk-off globali. Tuttavia, le posizioni short su EUR/CHF richiedono maggiore cautela, data la probabile resistenza della SNB a ulteriori apprezzamenti del franco contro l’euro. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente i prossimi dati sull’inflazione svizzera e le comunicazioni della SNB. Con l’inflazione così bassa, lo spazio per ulteriori allentamenti esiste, ma l’intervento valutario rimane probabilmente la leva di policy più immediata e preferita dalla banca centrale.