Il Dollar Index Arretra dai Massimi Nonostante l’Inflazione Core PCE al 2,9%
Il Dollar Index (DXY) ha registrato un lieve indebolimento venerdì scorso, ritirandosi dal massimo intraday di 98,605 punti dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione core PCE di agosto. Nonostante la spesa dei consumatori abbia superato le aspettative e l’inflazione sia rimasta elevata, l’indice ha mostrato esitazione in prossimità di livelli tecnici critici. Il DXY si trova ora in una zona chiave di ritracciamento di Fibonacci, compresa tra 98,238 e 98,714, che rappresenta il pullback del 50%-61,8% del range più ampio 100,257-96,218. L’indice mantiene comunque un bias rialzista, rimanendo sopra la media mobile a 50 giorni posizionata a 98,024.
Inflazione Core PCE Stabile: Implicazioni per la Politica Monetaria Fed
I dati di agosto hanno mostrato che l’inflazione core PCE, l’indicatore preferito dalla Federal Reserve, è aumentata dello 0,2% su base mensile e del 2,9% su base annua, in linea con le previsioni degli analisti. L’indice PCE headline è salito dello 0,3% mensile, portando l’inflazione annuale al 2,7%.
Consumatori Americani Resilienti Nonostante l’Inflazione
Un elemento particolarmente significativo emerso dai dati è la robustezza del consumatore americano: – Il reddito personale è cresciuto dello 0,4% – La spesa personale è balzata dello 0,6% – Entrambi i dati hanno superato le stime di consenso di 0,1 punti percentuali Questi numeri confermano che, nonostante l’inflazione elevata e le pressioni tariffarie in corso, i consumatori statunitensi mantengono una solida capacità di spesa.
Reazione dei Mercati Obbligazionari e Prospettive sui Tassi
La reazione del mercato obbligazionario è stata contenuta. Il rendimento del Treasury USA a 10 anni è sceso leggermente al 4,168%, mentre quello a 2 anni si è attestato al 3,649%. Questa risposta moderata suggerisce che i dati inflazionistici erano già ampiamente scontati nei prezzi.
Dati Economici Solidi Complicano le Decisioni Fed
Altri indicatori economici pubblicati rafforzano il quadro di un’economia resiliente: – Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese a 218.000 unità, ben al di sotto delle 235.000 previste – Il PIL del terzo trimestre è stato rivisto al rialzo al 3,8% su base annualizzata Secondo il CME FedWatch Tool, i trader mantengono la convinzione di un ulteriore taglio dei tassi a ottobre, con la maggioranza che prevede un secondo taglio entro fine anno.
Analisi Tecnica: Test di Resistenza Critico per il Dollaro
Dal punto di vista tecnico, il rally del DXY ha perso slancio vicino a 98,714, il limite superiore della zona di ritracciamento. Una rottura decisa sopra 98,834 aprirebbe la strada verso il livello psicologico di 100,00. Tuttavia, un consolidamento sotto 98,238 aumenterebbe il rischio di un ritracciamento verso la media mobile a 50 giorni a 98,024. La presenza di doppi massimi a 98,635 e 98,834 rappresenta una resistenza significativa che richiederà catalizzatori forti per essere superata.
Prospettive a Breve Termine per il Dollar Index
Finché la Fed manterrà il suo approccio cauto nell’allentamento monetario e l’inflazione rimarrà ostinatamente sopra il target del 2%, il dollaro potrebbe trovare supporto. Tuttavia, per superare in modo convincente la resistenza attuale, i rialzisti avranno bisogno di: – Dati economici più forti del previsto – Un segnale di politica monetaria più restrittivo da parte della Fed – Un deterioramento delle condizioni economiche globali che favorisca i flussi verso il dollaro come bene rifugio Il mercato resta in attesa di nuovi sviluppi, con particolare attenzione ai prossimi dati sull’occupazione e alle comunicazioni dei membri del FOMC.