Il cambio euro-dollaro punta verso nuovi massimi secondo ING
Il rapporto di cambio EUR/USD ha registrato un movimento significativo venerdì scorso, scendendo inizialmente sotto quota 1,16 per poi rimbalzare sopra 1,17 dopo le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha lasciato intendere un possibile taglio dei tassi nella riunione di settembre.
Le proiezioni di ING per il cambio EUR/USD
Gli analisti di ING prevedono che la combinazione tra la debolezza del dollaro e la forte domanda di titoli denominati in euro spingerà il cambio EUR/USD a raggiungere quota 1,20 entro la fine del 2025, con ulteriori guadagni attesi nel 2026. La banca olandese basa le sue previsioni su diversi fattori chiave che stanno influenzando i mercati valutari globali, tra cui le aspettative di politica monetaria divergenti tra Fed e BCE.
Le aspettative sui tassi della Federal Reserve
Per quanto riguarda la politica monetaria americana, la Fed prevede tre tagli dei tassi entro la fine del 2025, seguiti da altri due ribassi nel 2026. Questa prospettiva di allentamento monetario rappresenta un fattore di pressione strutturale sul dollaro americano.
La posizione della BCE sui tassi
Dal lato europeo, ING ritiene che sia ancora possibile un ultimo taglio dei tassi da parte della BCE, ma la probabilità di ulteriori interventi si è notevolmente ridotta. La banca prevede che non ci saranno modifiche alla politica monetaria europea nel prossimo anno, creando un differenziale favorevole all’euro.
I fattori che indeboliscono il dollaro
I tagli dei tassi della Fed tendono naturalmente a ridurre l’attrattiva del dollaro sui mercati globali. Tuttavia, ING identifica un elemento aggiuntivo cruciale: l’attività di hedging degli investitori internazionali.
Il ruolo strategico delle coperture valutarie
Secondo l’analisi di ING, gli investitori hanno aumentato significativamente i loro rapporti di copertura sugli asset statunitensi. Questo fenomeno riflette i crescenti dubbi sull’indipendenza delle istituzioni americane e una ridotta fiducia nell’eccezionalismo economico degli Stati Uniti. La banca sottolinea che i tagli dei tassi renderanno meno costoso per i fondi globali aumentare le loro coperture valutarie, un elemento che probabilmente eserciterà ulteriore pressione al ribasso sul biglietto verde.
I flussi di capitale sostengono l’euro
Un altro fattore determinante per le prospettive rialziste dell’euro è rappresentato dai robusti flussi di capitale verso l’area euro. ING evidenzia che continua a esserci una forte domanda per gli asset europei, con afflussi di capitale che forniscono un sostegno strutturale alla moneta unica. Questi flussi riflettono non solo considerazioni di rendimento relativo, ma anche una crescente fiducia nella stabilità economica e politica dell’eurozona rispetto ad altre aree geografiche.
Implicazioni per gli investitori
Le previsioni di ING suggeriscono che gli investitori dovrebbero prepararsi a un periodo prolungato di forza dell’euro contro il dollaro. Questo scenario ha implicazioni significative per: – Le strategie di asset allocation internazionale – La gestione del rischio valutario per le aziende con esposizione transatlantica – Le decisioni di investimento in mercati denominati in dollari o euro La prospettiva di un EUR/USD sopra 1,20 rappresenterebbe un cambiamento significativo rispetto ai livelli attuali, offrendo opportunità ma anche sfide per operatori e investitori nei mercati forex.