Il Ruolo Cruciale della Ricerca nelle Decisioni di Politica Monetaria

La ricerca economica rappresenta un elemento fondamentale per le banche centrali moderne, non solo come strumento di analisi ma come vera e propria valuta del settore economico. Durante la conferenza sul futuro del central banking organizzata in occasione del centenario del Banco de México, Catherine L. Mann ha delineato i cinque pilastri essenziali – le “5 C” – che caratterizzano la ricerca nelle istituzioni monetarie: credibilità, currency (valuta), comunicazione, carriere e cambiamento.

La Ricerca come Fondamento della Credibilità Istituzionale

Nel contesto attuale di tensioni crescenti tra persistenza inflazionistica e crescita debole, la ricerca economica assume un ruolo ancora più critico. Per la Bank of England, come per altre banche centrali, la credibilità non è solo una questione di reputazione ma un elemento essenziale per il funzionamento efficace della politica monetaria e della sua trasmissione all’economia reale. La ricerca di qualità permette ai policy maker di prendere decisioni più informate, basate su una comprensione profonda delle relazioni tra famiglie, imprese e istituzioni finanziarie. Questo approccio evidence-based rafforza la capacità delle banche centrali di influenzare produzione e inflazione attraverso i loro strumenti di politica monetaria.

L’Evoluzione della Ricerca e l’Innovazione Metodologica

La Bank of England ha sviluppato diversi canali per la diffusione della ricerca, dalle sessioni interne di poster per lavori in corso fino ai working paper quasi pronti per la pubblicazione accademica. La nuova serie Macro Technical Paper documenta modelli, analisi e framework concettuali che supportano la preparazione delle decisioni di politica monetaria. Particolarmente innovativo è il blog Bank Underground, dove lo staff può esprimere opinioni che sfidano o supportano le visioni del Monetary Policy Committee, favorendo un dibattito aperto e costruttivo. Questa diversità di canali comunicativi riflette l’importanza di raggiungere pubblici diversi, dai ricercatori accademici agli operatori di mercato.

La Persistenza dell’Inflazione: Evidenze dalla Ricerca Recente

Le proiezioni più recenti indicano che l’inflazione nel Regno Unito raggiungerà un picco del 3,8% su base trimestrale, rimanendo sopra il target del 2% fino al secondo trimestre del 2027. L’analisi dei contributi all’inflazione mostra che i servizi contribuiscono per 2,5 punti percentuali, mentre i prezzi alimentari aggiungono ulteriori 0,5 punti percentuali.

Il Ruolo delle Aspettative e della Salienza

La ricerca di Anesti et al. (2025) rivela che le aspettative di inflazione delle famiglie sono particolarmente sensibili all’inflazione sperimentata personalmente, specialmente per quanto riguarda i prezzi alimentari. Questo fenomeno presenta caratteristiche asimmetriche significative: – Le aspettative di inflazione aumentano di circa 1 punto percentuale in più in seguito a un aumento dei prezzi alimentari rispetto a una diminuzione equivalente – La sensibilità è maggiore per variazioni ampie rispetto a quelle piccole

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Crescita Salariale e Aspettative

Un modello di machine learning basato su boosted decision trees mostra che la componente tendenziale della crescita salariale rimane elevata, contribuendo circa 0,3 punti percentuali sopra la media del 3%. Questo trend è alimentato dalle aspettative di inflazione e suggerisce che la crescita salariale impiegherà più tempo del previsto per tornare a livelli coerenti con il target.

La Soglia di Attenzione all’Inflazione

La ricerca identifica una soglia critica tra il 3% e il 3,6% per il Regno Unito, oltre la quale gli agenti economici diventano significativamente più attenti all’inflazione. Quando l’inflazione supera questa soglia: – La risposta dell’inflazione a shock di offerta standardizzati è più forte – Gli effetti di secondo round attraverso le aspettative di inflazione si amplificano – L’inflazione diventa più persistente e volatile Yotzov et al. (2025) documentano che le imprese reagiscono asimmetricamente alle notizie sull’inflazione: aumenti del CPI hanno effetti significativi sulle aspettative di prezzo delle imprese, mentre le diminuzioni hanno effetti minori e non significativi.

Le Prospettive di Crescita Debole

Il PIL del Regno Unito rimane appena sopra i livelli pre-Covid, con tassi di crescita medi inferiori al 2% dalla fine del 2022. Le proiezioni indicano una crescita contenuta per i prossimi tre anni. L’approccio quantile MIDAS sviluppato dallo staff della Bank of England rivela distribuzioni bimodali per le previsioni del PIL, riflettendo tensioni tra indicatori “hard” e “soft”.

L’Impatto dell’Incertezza sull’Economia Reale

Fischer et al. (2025) dimostrano attraverso un esperimento controllato randomizzato che una minore incertezza sull’inflazione porta a maggiore spesa pianificata e reddito atteso delle famiglie. Al contrario, maggiore incertezza riduce gli acquisti di beni durevoli, creando un circolo vizioso che può amplificare la debolezza economica.

La Strategia di Politica Monetaria nell’Attuale Contesto

La combinazione di inflazione persistente e crescita debole crea un dilemma complesso per la politica monetaria. Catherine Mann delinea un approccio “attivista” che combina due elementi chiave:

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Persistenza e Forza nell’Azione

Persistenza: Mantenere i tassi elevati più a lungo per contrastare la persistenza inflazionistica – Forza: Essere pronti ad azioni decisive, inclusi tagli rapidi e significativi dei tassi se i rischi al ribasso per la domanda interna si materializzano Le simulazioni mostrano che, nello scenario di maggiore persistenza inflazionistica, sarebbe necessario un percorso di politica monetaria significativamente più restrittivo rispetto a quello incorporato nelle aspettative di mercato per riportare l’inflazione al target in tempi ragionevoli.

Implicazioni per il Futuro della Politica Monetaria

La ricerca presentata sottolinea l’importanza di un approccio dinamico e basato sull’evidenza per la politica monetaria. In un contesto di elevata incertezza e trade-off complessi, la capacità di integrare ricerca innovativa nel processo decisionale diventa ancora più cruciale. La strategia attivista proposta richiede una comunicazione chiara e coerente per ancorare le aspettative e migliorare l’efficacia della trasmissione della politica monetaria. Solo attraverso questa combinazione di rigore analitico, flessibilità operativa e trasparenza comunicativa le banche centrali possono navigare efficacemente le sfide attuali mantenendo la loro credibilità e efficacia nel lungo termine.