L’economia mondiale entra nell’estate con prospettive meno brillanti del previsto. Secondo la Banca Mondiale, il tasso di crescita del 2025 si fermerà al 2,3%, quasi mezzo punto in meno rispetto alle stime di inizio anno. Se questa tendenza proseguirà, i primi sette anni del decennio saranno i più deboli dal 1960. In questo scenario incerto, gli analisti individuano cinque temi cruciali da monitorare.
Politiche monetarie, inflazione e dazi: come impatteranno sull’economia globale
Gli occhi dei mercati sono puntati sulla Federal Reserve, che a settembre potrebbe avviare un ciclo di riduzione dei tassi. Una decisione del genere avrebbe effetti anche su altre banche centrali, come la Bank of England. L’inflazione resta però un’incognita, complice la pressione dei dazi e un mercato del lavoro in rallentamento: nel Regno Unito la disoccupazione cresce ormai da tre mesi consecutivi, mentre negli Stati Uniti si intravedono segnali di raffreddamento. Le nuove misure tariffarie sono un punto nevralgico. Da un lato rischiano di alimentare l’inflazione, dall’altro potrebbero comprimere la domanda dei consumatori. In Cina emergono segnali deflattivi, mentre in Europa e negli USA i prezzi restano sopra la soglia del 2%. Le banche centrali potrebbero quindi trovarsi costrette a bilanciare il contrasto all’inflazione con la necessità di sostenere la crescita.
Focus economia globale: petrolio, metalli preziosi, Bitcoin e IA
Solitamente la stagione estiva porta a un aumento della domanda energetica, ma il petrolio continua a muoversi su livelli insolitamente bassi. Né il dollaro più debole né le tensioni geopolitiche recenti hanno spinto le quotazioni verso l’alto. Alcuni analisti interpretano questa fase come un segnale di indebolimento della domanda globale, un fattore da non sottovalutare nei prossimi mesi. Oro, argento e Bitcoin restano protagonisti della scena finanziaria. In dollari, sia il metallo giallo che la principale criptovaluta hanno raggiunto nuovi massimi, ma in euro la situazione appare più contrastata: l’oro sembra vicino a una correzione, mentre Bitcoin non ha ancora superato i picchi di inizio anno. L’argento, invece, mostra una dinamica particolarmente positiva e si avvicina ai massimi storici in valuta europea.
Il settore tecnologico conferma il trend disomogeneo degli ultimi trimestri. Google continua a crescere, mentre Tesla e Intel registrano performance negative. Grande attesa per i conti di Nvidia, previsti a fine agosto, che potrebbero influenzare il sentiment sul comparto AI. Intanto, la capitalizzazione complessiva del mercato azionario americano ha superato il 200% del PIL, un livello che molti considerano insostenibile nel medio-lungo periodo. L’estate 2025 si apre quindi con un’economia globale sospesa tra incertezze e segnali contrastanti. Dazi, inflazione, politiche monetarie e mercati finanziari rappresentano i fattori chiave che determineranno l’evoluzione dei prossimi mesi.