Mercati azionari USA in forte calo: economia in rallentamento e tensioni commerciali
I mercati azionari statunitensi hanno aperto la sessione di venerdì in territorio decisamente negativo, con gli investitori che stanno valutando segnali preoccupanti di un’economia in fase di rallentamento e l’impatto delle nuove aliquote tariffarie modificate dal Presidente Donald Trump. Il Dow Jones Industrial Average ha perso 510 punti, registrando un calo dell’1,2%. L’S&P 500 ha ceduto l’1,2%, mentre il Nasdaq Composite ha arretrato dell’1,5%.
Report occupazionale di luglio: numeri ben sotto le aspettative
Il dato che ha maggiormente scosso i mercati è stato il report sull’occupazione di luglio, che ha mostrato un’espansione dei posti di lavoro non agricoli di soli 73.000 unità nel mese scorso. Questo risultato è nettamente inferiore alle stime di consenso degli economisti intervistati da Dow Jones, che prevedevano un incremento di 100.000 posti di lavoro.
Revisioni al ribasso dei mesi precedenti
Ancora più preoccupante è stata la revisione significativa al ribasso dei dati dei mesi precedenti: – La crescita occupazionale di giugno è stata ridimensionata a soli 14.000 posti, rispetto ai 147.000 inizialmente riportati – Il dato di maggio è stato corretto a 19.000 unità, dai 125.000 precedenti Queste revisioni segnalano che il mercato del lavoro statunitense sta mostrando segni di debolezza già da diversi mesi.
Implicazioni per la politica monetaria della Fed
I dati deludenti sull’occupazione hanno immediatamente aumentato le probabilità che la Federal Reserve possa agire prima del previsto per tagliare i tassi di interesse e sostenere l’economia. Secondo i futures sui Fed funds del CME, i trader ora stimano al 66% la probabilità di un taglio dei tassi a settembre, dopo la pubblicazione dei dati sull’occupazione. Questo rappresenta un’inversione rispetto a mercoledì, quando le probabilità erano crollate dopo che il Presidente della Fed, Jerome Powell, aveva segnalato che la banca centrale deve attendere e valutare l’impatto dei dazi sull’inflazione prima di procedere con un taglio.
L’analisi degli esperti
Jeffrey Schulze, responsabile della strategia economica e di mercato presso ClearBridge Investments, ha commentato: “Mentre gli investitori hanno considerato l’inizio del ciclo di tagli della Fed come un catalizzatore positivo per gli asset rischiosi, la pubblicazione odierna può essere meglio caratterizzata come ‘le cattive notizie sono cattive notizie’. Con la creazione di posti di lavoro a livelli di stallo e il vento contrario dei dazi all’orizzonte, c’è una forte possibilità di dati negativi sull’occupazione nei prossimi mesi, che potrebbero evocare timori di recessione.”
Nuovi dazi commerciali: un ulteriore elemento di pressione
A peggiorare il sentiment degli investitori sono state le aliquote tariffarie aggiornate da Trump durante la notte, con percentuali che vanno dal 10% al 41% a partire dalla scadenza del 1° agosto. Le merci che sono state trasbordate nel tentativo di evitare i dazi dovranno affrontare un’ulteriore imposta del 40%, secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca.
Canada colpito duramente
L’aspetto che ha maggiormente sorpreso i mercati è stato l’aumento dei dazi sul Canada, uno dei principali partner commerciali degli Stati Uniti. Le merci importate dal Canada saranno ora soggette a un’imposta del 35%, in aumento rispetto al precedente 25%.
Performance dei titoli tecnologici: luci e ombre
Nel settore tecnologico, le azioni di Amazon sono crollate di oltre il 7% dopo che il gigante dell’e-commerce ha fornito previsioni deludenti sul reddito operativo per il trimestre in corso. Non tutte le notizie dal settore tech sono state negative: le azioni di Apple sono balzate del 2% grazie a risultati superiori alle attese sia per i ricavi che per gli utili.
Contesto di mercato: terza sessione consecutiva in calo
I mercati azionari stanno uscendo da una sessione di trading poco brillante, che ha visto l’S&P 500 registrare il suo terzo giorno consecutivo di perdite, nonostante i solidi risultati trimestrali di Microsoft e Meta Platforms non siano riusciti a sostenere il mercato più ampio. Sia l’S&P 500 che il Nasdaq avevano toccato nuovi massimi intraday all’inizio della sessione, prima che il rally guidato dal settore tecnologico si esaurisse.
Trump attacca Powell e chiede tagli immediati dei tassi
Il Presidente Donald Trump ha continuato la sua serie di attacchi contro il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell, affermando nel suo ultimo post su Truth Social che il capo della Fed dovrebbe tagliare i tassi di interesse. Il post arriva dopo il debole report sull’occupazione e dopo che la banca centrale questa settimana ha mantenuto i tassi invariati. “Troppo poco, troppo tardi. Jerome ‘Troppo Tardi’ Powell è un disastro. ABBASSATE I TASSI!” ha scritto Trump. “La buona notizia è che i dazi stanno portando miliardi di dollari negli USA!