Il trading del XXI secolo è dominato dagli algoritmi ad alta frequenza, strumenti che operano in automatico e a velocità impercettibili all’occhio umano.

Questi strumenti rendono possibili strategie poco ortodosse ma tremendamente efficaci. Tra queste ce n’è una che suscita particolare preoccupazione per la sua natura manipolativa e per gli effetti negativi che può generare sui trader meno attrezzati: lo spoofing.

Ne parliamo qui: spiegheremo cos’è, come si riconosce e come ci si può difendere.

Cos’è lo spoofing

Lo spoofing è una pratica di manipolazione del mercato allo stesso tempo raffinata e dozzinale. Raffinata perché si basa sugli algoritmi ad alta frequenza. Dozzinale perché si basa su un trucchetto vecchio quanto il mondo: far credere una cosa non vera per depistare gli altri.

Nello specifico, lo spoofing consiste nel piazzare ordini fittizi con l’intento di influenzare il prezzo di uno strumento finanziario, senza avere realmente l’intenzione di eseguirli.

blank

L’obiettivo è ingannare gli altri operatori riguardo la reale direzione del mercato, inducendoli a prendere decisioni basate su segnali falsati.

Questa strategia viene generalmente utilizzata da algoritmi di trading ad alta frequenza (HFT), che possono inserire e cancellare ordini nell’arco di pochi millisecondi.

Ma facciamo un esempio concreto.

Supponiamo che un trader voglia acquistare EUR/USD a 1,0840. Per spingere il prezzo verso il basso e ottenere un prezzo migliore, inserisce grandi ordini di vendita appena sopra il prezzo corrente, ad esempio a 1,0845, 1,0846 e 1,0847, dando l’illusione di una pressione ribassista imminente. Gli altri operatori, vedendo questa ondata di vendite, iniziano a vendere, spingendo realmente il prezzo verso il basso.

Appena il prezzo raggiunge 1,0840, il trader cancella rapidamente gli ordini fittizi e acquista. L’obiettivo è stato raggiunto: ha influenzato artificialmente il mercato per entrare in posizione a un prezzo più favorevole.

blank

Lo spoofing è illegale in molti paesi. Negli States è esplicitamente vietato dal Dodd-Frank Act. Ciononostante rappresenta un problema attuale in quanto rilevazione e prevenzione sono ancora oggi complesse.

Come riconoscere lo spoofing

Individuare uno spoofing in tempo reale è dunque difficile, ma… Non impossibile. Anche se gli algoritmi utilizzati sono estremamente rapidi e sofisticati, ci sono alcuni segnali ricorrenti che possono suggerire la presenza di manipolazione in corso. Ecco tre indizi operativi da tenere in considerazione.

  • Ordini di grande dimensione che scompaiono improvvisamente. Uno dei segnali più evidenti di spoofing è l’apparizione improvvisa di grossi ordini, che vengono cancellati poco prima di essere eseguiti. Se si registrano ordini anomali sul book che durano pochissimi secondi e spariscono non appena il prezzo si avvicina, si potrebbe essere davanti a un tentativo di spoofing.
  • Squilibrio persistente e incoerente tra lato bid e lato ask. Quando si nota un forte squilibrio nel book – ad esempio una massa di ordini in vendita che sembra far pensare a un crollo imminente, ma senza che ciò sia accompagnato da volumi coerenti nel flusso degli scambi, è possibile che ci sia una distorsione artificiale, uno spoofing in piena regola. Gli spoofers, infatti, gonfiano un lato del book per alterare la percezione della domanda e dell’offerta.
  • Prezzo che reagisce in modo anomalo alla rimozione degli ordini. Se il prezzo cambia direzione in modo netto e improvviso non dopo un’esecuzione, ma semplicemente dopo la cancellazione di ordini sul book, potrebbe celare un caso di spoofing. Significa che il mercato si sta muovendo in risposta a un’illusione di pressione, non a volumi reali.

Come difendersi dallo spoofing

Lo spoofing non è semplicemente una tecnica scorretta: è una minaccia reale per i trader retail, che operano con strumenti meno sofisticati e a velocità decisamente inferiori rispetto agli algoritmi. Una minaccia che porta a conseguenze nefaste:

  • Entrate a prezzo peggiorato, causate da segnali falsi.
  • Stop loss scattati prematuramente, perché il prezzo viene momentaneamente spinto in una direzione falsa.
  • Decisioni affrettate, influenzate da un’apparente pressione sul mercato che in realtà è inesistente.

Ma c’è una buona notizia: difendersi è possibile. Certo, richiede consapevolezza, preparazione tecnica e, soprattutto, la capacità di leggere il mercato con occhio critico. Ecco tre approcci difensivi efficaci.

Analisi del flusso degli ordini ovvero l’Order Flow Analysis

L’order flow è uno strumento essenziale per chi vuole difendersi dallo spoofing. Si tratta di analizzare le dinamiche di esecuzione e il comportamento degli ordini nel book in modo da cogliere anomalie che sfuggono ai grafici tradizionali.

Plus Post

Ad esempio, se si vedono ordini che vengono piazzati e ritirati senza generare scambi, o se si nota che il volume scambiato effettivo è molto inferiore a quello visibile sul book, potrebbe essere in corso un tentativo di spoofing.

Strategie di entrata basate su conferme multi-livello

In presenza di potenziali spoofing, non basta un segnale sul book per entrare in posizione. È meglio attendere conferme da più fonti: ad esempio, combinare l’analisi del book con quella del volume effettivo scambiato, o attendere una rottura con follow-through reale, non solo apparente.

Questo approccio rallenta leggermente l’ingresso, ma riduce sensibilmente il rischio di essere “agganciati” da movimenti fittizi.

Evitare l’iper-esposizione in orari critici o su strumenti ultra-liquidi

Molti spoofing avvengono in orari di alta volatilità, come durante la pubblicazione di dati macroeconomici o nelle prime ore della sessione americana. Altri si verificano su strumenti con book molto profondi, dove è più facile nascondere grandi ordini fittizi.

Il consiglio è dunque di ridurre l’esposizione in questi momenti, o almeno agire con estrema cautela. Ciò può fare la differenza tra una posizione difendibile e un’operazione vittima di manipolazione.